Il caos dei buoni pasto di Qui!Group è forse in via di risoluzione per i dipendenti, ma non per i pubblici esercizi. Nelle regioni interessate dal problema ci sono ancora diverse migliaia di imprese che devono recuperare dall'azienda emettitrice di ticket cifre che molte volte arrivano a superare i 50mila euro - e in alcuni casi i 100mila - per un totale di almeno 32 milioni di euro non rimborsati. Ammanchi importanti, che pesano sui bilanci degli esercenti: molti rischiano di chiudere e di mandare a casa i lavoratori. A lanciare l'allarme i pubblici esercizi di Fiepet Confesercenti.
Qui!Group detiene circa il 20% del mercato dei buoni pasto in Italia, per un giro d'affari di circa mezzo miliardo di euro. Le sue annose difficoltà nei rimborsi agli esercenti si sono progressivamente intensificate fino alla crisi, con conseguente risoluzione del contratto da 390 milioni con Consip per fornire Qui! Ticket ai dipendenti della Pubblica Amministrazione in Val d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia e Lazio. I dipendenti pubblici avranno un nuovo fornitore dal 6 agosto, ma non ci sono passi in avanti per i pubblici esercizi in attesa di riscuotere il dovuto.