Roma - Con il crollo sui mercati finanziari dovuto alla Brexit, "si rischia di perdere razionalita' nelle scelte di investimento e fare errori che possono pesare molto sui portafogli finanziari". A sottolinearlo, in un'intervista all'Agi, e' Daniele Previtali, docente di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari alla Luiss Guido Carli di Roma.
Cosa dovrebbero fare gli investitori in questo momento?
Non mi sento di dare dei consigli in tal senso, non è il mio mestiere. Per non fare errori, tuttavia, in questo momento è cruciale mantenere ben salda la distinzione tra il prezzo di un'attività finanziaria e il suo valore fondamentale. Facendo l'esempio delle azioni, il prezzo e' l'ammontare pagato da un soggetto per acquistare una certa quantita' di azioni di un'azienda quotata, mentre il valore e' cio' che realmente si ottiene dall'acquisto di un titolo azionario, ovvero il valore ad oggi dei flussi di cassa che questo sara' in grado di generare nel futuro.
Prezzo e valore in condizioni di turbolenza finanziaria possono essere molto distanti e il prezzo che si genera sui mercati finanziari puo' dunque non corrispondere al valore fondamentale del titolo azionario. La Brexit e' certamente un evento che genera shock rilevanti sui prezzi di breve termine, vedremo nel medio-lungo. Ora nel cuore e nella testa degli investitori regna l'incertezza. E l'incertezza e' uno degli elementi piu' pericolosi per i mercati finanziari.
Ma come mai questi eventi hanno effetti così devastanti sui mercati finanziari?
I prezzi sui mercati sono guidati dalle aspettative degli investitori e da dinamiche proprie dei mercati che, in alcuni casi e in modo temporaneo, sfuggono dai fondamentali economici che essi rappresentano. Gli eventi cosi' estremi come la Brexit modificano fortemente le attese degli investitori probabilmente creando anche un riposizionamento complessivo della dinamica dei mercati. Gli effetti potrebbero essere non di breve termine. Bisognera' attendere le prossime settimane per capire come si muoveranno le istituzioni politiche europee.
Una sua considerazione sull’uscita della Gran Bretagna dall'Ue.
L'Europa oggi torna ad essere un luogo molto incerto su cui investire e ai mercati questo non piace. E' un segnale di sfiducia verso un progetto europeo che si e' mostrato ancora troppo fragile, troppo lontano e oggi un po' meno credibile. Purtroppo se non si insegna l'Europa agli europei, temo che il cammino sara' sempre piu' in salita. (AGI)