Milano - Seduta nervosa per la Borsa valori che ha chiuso come aveva iniziato, ovvero in rialzo, nonostante una brusca frenata innescata dalla decisione della Bce di non estendere per il momento il programma di Quantitative easing che scadra' a marzo 2017. Nell'ultima parte il recupero che ha portato il Ftse Mib ad archiviare la quarta seduta settimanale con un +0,48% a quota 17.375 punti; All Share +0,43%. A sostenere il listino principale sono stati soprattutto i bancari, con Mps che, nel giorno del cda, ha chiuso con un +3,65%, dopo il report di Morgan Stanley sulle banche italiane nel quale viene alzato il rating del titolo senese a equalweight da underweight. Unicredit, sulle indiscrezioni di un interesse di Poste (-0,31%) per Pioneer, e' risultata in crescita del 2,06%, Intesa Sanpaolo a +1,58%, Mediobanca 1,49%, Bpm e Banco Popolare rispettivamente a +1,26 e +0,08 per cento in attesa del via libera della Bce alla fusione; Generali +2,50%. Tra gli energetici, Enel -0,58%, Eni +1,08%, Saipem +0,29%. Per quanto riguarda gli industriali, Fiat Chrysler -1,22% e Finmeccanica +0,84%. Telecom Italia in vista con un +1,49% a quota 0,8165 euro per azione anche grazie al 'buy' arrivato dagli analisti di Redburn. Infine, Mediaset in calo dello 0,47% con i segnali di ulteriore inasprimento della battaglia con Vivendi per Premium. (AGI)