Milano - Piazza Affari ha chiuso la prima seduta settimanale in lieve rialzo, ma non sui massimi toccati nella prima parte di giornata in scia alle dichiarazioni del premier Renzi che ha scisso la prosecuzione del suo governo dall'esito del referendum sulla riforma costituzionale. Seconda meta' di giornata piu' cauta, anche per effetto delle prime battute negative di Wall Street, con quest'ultima che ha risentito del calo del greggio e dei dubbi sulle prossime mosse della Fed. Alla fine il Ftse Mib ha archiviato la sessione a quota 16.369 punti (+0,36%); All Share +0,32%.
Contrastati gli energetici a maggior capitalizzazione (Enel +0,21%, Eni -0,22%, Terna +0,43%, Saipem -2,04%); ben intonati invece i principali finanziari: Unicredit +1,34%, Intesa Sanpaolo +1,04%, Mediobanca +0,90%, Generali +0,81%. In territorio positivo anche Mps (+0,09%).
Per quanto riguarda gli industriali, Fiat Chrysler a +1,20%, Finmeccanica +1,58%.
Telecom Italia ha chiuso con una flessione dello 0,69% a quota 0,7930 euro per azione; Mediaset in rialzo dello 0,44% in attesa di sviluppi sulla controversia con Vivendi sulla revisione dei patti di aprile.
Sul resto del listino, infine, tonici i titoli delle societa' calcistiche quotate (Juventus Fc a +1,15%, As Roma +4,35%, SS Lazio +0,69%) uscite tutte vittoriose nella prima partita di campionato. (AGI)