(AGI) - Milano, 12 set. - Prima seduta settimanale in netto calo per la Borsa di Milano, in linea con gli altri mercati europei, tutti preoccupati per la politica monetaria statunitense e, in particolare, che la Federal Reserve decida di alzare i tassi d'interesse gia' a settembre: il Ftse Mib, al termine di una giornata sempre negativa, ha chiuso con una flessione dell'1,84% a quota 16.840 punti, con un minimo toccato a meta' sessione a 16.667 punti; All Share -1,80%.
Netto ribasso per Mps (-3,43%) alle prese con la nomina di Marco Morelli al posto di Fabrizio Viola data sempre piu' scontata. Venduti anche gli altri finanziari: Unicredit -3,76%, Mediobanca -1,82%, Generali -2,66%, Intesa Sanpaolo -2,03%, Bpm e Banco Popolare hanno perso rispettivamente l'1,95 e il 2,98 per cento in vista delle assemblee sulla fusione.
Negativi anche energetici (Enel -2,02%, Eni -1,53%) e industriali, con Fiat Chrysler -2,41%, Finmeccanica -0,65%. Nel lusso, Ferragamo -0,69 e Luxottica a -1,46%. Male Telecom Italia (1-93% a 0,7885 euro per azione) in linea con il settore di riferimento a livello continentale dopo la decisione del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker di ritirare la proposta della Commissione europea sull'azzeramento dei costi del roaming. (AGI)
Dan