Milano - La Borsa valori ha chiuso l'ultima seduta settimanale in netto calo, complice un peggioramento nel finale sui timori che la Federal Reserve possa rialzare i tassi d'interesse prima del previsto. In ogni caso, la sessione di Piazza Affari e' stata negativa sin dalle primissime fasi, condizionata dalla decisione attendista della Bce in merito al possibile prolungamento del programma di quantitative easing in scadenza a marzo 2017. Il Ftse Mib finale si e' assestato a quota punti 17.156 punti (-1,26%); All Share -1,17%%. Protagonista della giornata Mps che ha chiuso in ribasso del 2,21% a 0,2391 euro azione la prima seduta utile per testare la reazione del mercato all'annuncio delle dimissioni dell'amministratore delegato Fabrizio Viola. Male anche gli altri titoli del comparto, con Intesa Sanpaolo a -1,19%, Mediobanca -0,87%, Bpm e Banco Popolare - che alla vigilia avevano ottenuto il via libera di Bankitalia alla loro fusione - sono arretrati rispettivamente dell'1,12 e dello 0,93 per cento. Pesante anche Unicredit (-1,52%) con il Financial Times che ha avanzato l'ipotesi di un aumento di capitale da 10 miliardi. In controtendenza Generali, in rialzo dell'1,43%. (AGI)