Boom per la Borsa italiana nel 2015 

 Maglia rosa sui mercati azionari mondiali 

Boom per la Borsa italiana nel 2015 

Milano - La Borsa italiana e' prima per performance nel 2015 tra i principali mercati azionari. Secondo i dati comunicati, aggiornati a ieri, Piazza Affari ha registrato una performance del +13,9%, sufficiente per mettere in fila tutte le maggiori borse europee e mondiali. Considerando anche i mercati di seconda fascia, hanno fatto meglio solo Dublino (+30%) e Buenos Aires (+39%).

Capitalizzazione in netta crescita per la Borsa nel 2015. Secondo i dati comunicati oggi da Borsa Italiana, il valore complessivo delle societa' quotate si attesta a 567,6 miliardi dieuro, in crescita del 17,6% rispetto al 2014. Il dato rappresenta il 34,8% del Pil del paese, mentre nel 2014 era pari al 29,1%.

Trentadue nuove ammissioni, di cui otto sul mercato principale, e la quotazione delle Poste italiane che, con oltre 3 miliardi di euro di capitale raccolto, rappresenta la maggiore ipo negli ultimi dieci anni. Il 2015 si chiude con 356 societa' quotate sui mercati di Borsa italiana, in aumento rispetto alle 342 di fine 2014. Nel dettaglio - si legge nell'annuale review sull'anno di piazza Affari - le societa' quotate sul mercato telematico azionario, il principale, sono 282 (contro le 285 del 2014) e quelle sull'Aim, il segmento dedicato alle piccole imprese, 74 (erano 57 un anno prima). E' proseguito, quindi, il lento esodo dal Mta con l'addio di nomi storici come Pirelli mentre, in parallelo, continua ad espandersi l'Aim.Considerando anche l'Aim, per piazza Affari il 2015 e' stato l'anno con il maggior numero di ammissioni dal 2007. La quotazione di Poste, in autunno, e' stata l'operazione piu' importante dell'anno; gli altri debutti sul mercato principale sono stati quelli di Banzai, Ovs, Massimo Zanetti (il gruppo del caffe' Segafredo), Inwit (la societa' delle torri di Telecom), Banca Sistema, Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e Openjobmetis. All'Mta si sono aggiunte inoltre Fila (proveniente dal segmento Miv) e Banca Mediolanum (divenuta ufficialmente banca sul listino a fine anno). Nel 2015 il totale della raccolta e' stato pari a 9,8 miliardi di euro, in calo rispetto ai 14 miliardi del 2014; gli aumenti di capitale sono stati 13 per piu' di 4 miliardi di euro (3 miliardi solo per Mps) mentre le 27 societa' neoquotate hanno incassato in fase di collocamento circa 5,7 miliardi di euro (piu' della meta' relativi alle Poste). In forte crescita, infine, le opa che, nell'ultimo anno, hanno raggiunto un controvalore di 5,4 miliardi (718 milioni nel 2014): a fare la parte del leone, l'operazione di ChemChina su Pirelli.