Banche: dal 2008 per le Popolari piu' clienti e piu' soci
ADV
ADV
Banche: dal 2008 per le Popolari piu' clienti e piu' soci

Banche: dal 2008 per le Popolari piu' clienti e piu' soci

di lettura
(AGI) - Milano, 30 lug. - Dal 2008 a oggi le Banche Popolarihanno guadagnato quote di mercato nel credito erogatoall'economia reale, passando dal 22 al 25,5%. Non sono leuniche cifre precedute da segno "+" per il credito cooperativoche, dall'inizio della grande crisi finanziaria ed economicahanno saputo ritagliarsi un ruolo di crescente importanza inItalia. I soci sono aumentati di oltre 200.000 unita', passandoda 1,15 a 1,37 milioni. I clienti sono arrivati a 12,3 milioni,1,5 milioni in piu' in sei anni. "La differenza - ha dichiaratoGiuseppe De Lucia Lumeno, segretario generale di Assopopolari,in un intervento su La Voce - sta nel fatto di essere banche dasempre impegnate nella difesa del tessuto economico e sociale".Il forte legame con il territorio si traduce in una rete dioltre 9.000 sportelli, perche' le Popolari, come ricorda DeLucia, sono convinte "della centralita', per nulla superata,del rapporto tra il cliente e la propria banca". Senza pero'tralasciare le nuove tecnologie, con una quota del 29% diclienti attivi anche sul web. Le Banche Popolari mantengono una grande solidita'nonostante la recente riforma voluta dal governo Renzi eapprovata dal Parlamento, che obbliga i primi dieci istituti dicredito cooperativo a trasformarsi in S.p.A. La storia dellePopolari inizia quasi 140 anni fa, nel 1876. Oggi - ricorda DeLucia - "le prospettive di un nuovo sviluppo che si stannolentamente aprendo davanti a noi sono il frutto di un lavorointenso e di un impegno profuso con continuita' nel contrastoalla desertificazione dell'economia dei nostri territori". Ilruolo delle Popolari e' stato importante soprattutto neimomenti drammatici della storia del nostro paese, come allafine della Seconda Guerra mondiale o durante l'austerity deglianni '70, sostenendo la nascita "e lo sviluppo dei distrettiindustriali in numerose e ampie aree, fino a consolidarne leposizioni nella seconda meta' degli anni Duemila". Ne' si devepensare che le Popolari siano un unicum italiano: analogheesperienze esistono in tutto il mondo. (AGI)Mi6/Pit
ADV