Popolari: Adusbef e Federconsumatori, impugneremo riforma al Tar
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Popolari: Adusbef e Federconsumatori, impugneremo riforma al Tar

Popolari: Adusbef e Federconsumatori, impugneremo riforma al Tar

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(AGI) - Milano, 1 giu. - Adusbef e Federconsumatoriimpugneranno la riforma delle banche popolari davanti al Tardel Lazio. Lo comunicano in una nota con cui spiegano leragioni della loro assoluta contrarieta' alla riforma: "Ildecreto getta nelle grinfie delle grandi corporation ilpubblico risparmio raccolto sui territori dalle banchepopolari, e con esso un patrimonio antico di conoscenza,democrazia e di sapere locale, che viene immolato sull'altaredi globalizzazione e centralizzazione decisionali". Le dueassociazioni attaccano il governo, che avrebbe scritto la norma"sotto dettatura" della Banca centrale europea e di Bankitalia,ma se la prendono soprattutto con quest'ultima, colpevole - aloro dire - di "agire contro i diritti, violando anche propriprovvedimenti". I consumatori si riferiscono all'articolo 4 delregolamento emanato da via Nazionale a marzo del 2010 chedisciplina "il procedimento di adozione degli atti normativi ea contenuto generale da emanare nell'esercizio della funzionedi vigilanza bancaria e finanziaria". In base a questa norma,dei provvedimenti dell'istituto si da' pubblicazione sul sito edi questa pubblicazione "e' data notizia alle associazioni dicategoria degli intermediari e agli organismi e associazionirappresentativi dei consumatori di cui agli articoli 136 e 137del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, recante ilCodice del consumo". Sembra un cavillo, ma non lo e' perche' consente alle dueassociazioni di impugnare la riforma anche in sedeamministrativa, raddoppiando il fronte dell'opposizionegiuridica rispetto ai ricorsi di incostituzionalita'preannunciati da numerosi economisti e gia' attuati dallaRegione Lombardia. L'opposizione "di principio" e' duramentemotivata dai ricorrenti: "Il decreto di riforma delle banchepopolari richiesto da Bce e Bankitalia" sovvertirebbe i valori"solidaristici e le finalita' mutualistiche attualmentepresenti nella governance, con l'obiettivo di massimizzare iprofitti", mentre "l'obbligo della loro trasformazione insocieta' per azioni per quegli istituti di credito popolaricon patrimonio superiore agli 8 miliardi, oltre ad incidere sulmodello di business degli istituti di credito interessati, cheridurranno la loro capacita' di finanziamento di famiglie epiccole imprese, getta nelle grinfie delle grandi corporationil pubblico risparmio raccolto da sui territori". Adusbef e Federconsumatori, comunque, focalizzano la loroattenzione su due carenze giuridiche nella riforma delle banchepopolari che, a loro giudizio, rendono nullo il provvedimento:il ricorso al Tar, si legge ancora nella nota, sara' presentato"sia per chiedere di annullare le decisioni di Bankitalia, cheper rimettere alla Corte Costituzionale il nuovo regime emanatoin spregio agli artt. 77 ( mancanza dei requisiti di necessita'ed urgenza) e 117 (violazione degli obblighi di legislazioneconcorrente per mancato coinvolgimento delle Regioni nellematerie afferenti "casse di risparmio, casse rurali, aziende dicredito a carattere regionale")". Per tutte queste ragioni, edunque "poiche' diritti, legalita' rispetto dei principicostituzionali sono elementi fondamentali nelle democrazie - silegge ancora nella nota - Adusbef e Federconsumatoripresenteranno un ricorso al Tar del Lazio". (AGI)Mi6/Pit
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