Visco: riforma popolari aumentera' efficienza, ora tocca a Bcc
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Visco: riforma popolari aumentera' efficienza, ora tocca a Bcc

Visco: riforma popolari aumentera' efficienza, ora tocca a Bcc

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(AGI) - Roma, 26 mag. - La Banca d'Italia promuove la riformadelle banche popolari varata dal Governo. "Facilitera' losvolgimento efficiente dell'attivita' di intermediazionecreditizia in un mercato reso piu' competitivo dall'Unionebancaria", afferma il governatore Ignazio Visco nelle sueConsiderazioni finali. "La forma cooperativa", sottolinea ilnumero uno di Palazzo Koch, "ha limitato il vaglio da partedegli investitori e ha ostacolato la capacita' di accedere contempestivita' al mercato dei capitali, in alcuni momenticruciale per fare fronte agli shock esterni". Ora tocca alle banche di credito cooperativo. "Affinche'possano continuare a sostenere territori e comunita' localipreservando lo spirito mutualistico che le contraddistingue",rileva Visco, "vanno perseguite forme di integrazione basatesull'appartenenza a gruppi bancari". Secondo il governatore,infatti, "la scarsa diversificazione dei rischi e ladifficolta' di irrobustire il patrimonio stanno determinando,in non pochi casi, situazione di crisi". Bankitalia valutera'le proposte che verranno dall'associazione di categoria "allaluce della loro capacita' di rimuovere gli ostacoli allacapitalizzazione e di risolvere i problemi di questiintermediari". Di certo, insiste l'inquilino di via Nazionale,"il cambiamento non puo' essere procrastinato". Promozione piena invece per il protocollo d'intesa siglatotra il ministero dell'Economia, cui compete la vigilanza sullefondazioni, e l'Acri. Il documento, osserva Visco, muove nelladirezione auspicata dalla Banca d'Italia, che da temposottolinea "la necessita' che le fondazioni bancarie svolganoil ruolo di azionista nel rispetto dell'autonomia gestionaledelle banche partecipate e diversifichino i propriinvestimenti". Secondo il numero di Palazzo Koch, in particolare, "illimite di concentrazione dell'investimento in un singoloemittente tutela tanto l'interesse delle fondazioni quantoquello degli intermediari". Inoltre, conclude, "vienepresidiato il rispetto del divieto di controllo delle banchepartecipate, anche congiunto o di fatto" e "viene migliorata laqualita' degli organi, rafforzandone il grado di indipendenza".(AGI).
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