Popolari: Assopopolari, nel decreto profili d'incostituzionalita'
ADV
ADV
Popolari: Assopopolari, nel decreto profili d'incostituzionalita'

Popolari: Assopopolari, nel decreto profili d'incostituzionalita'

di lettura
(AGI) - Roma, 11 mar. - Nel decreto di riforma delle banchepopolari, cosi' com'e' entrato all'esame della Camera, vi sonoevidenti profili di incostituzionalita': dallo strumentoadottato dal Governo , il decreto legge, al requisito dellesoglie obbligatorie fissato a soli 8 mld. E' la tesi sostenutadai rappresentanti dell'associazione di categoria,Assopopolari, in un'audizione presso la Commissione finanze delSenato. I lavori alla Camera (il testo e' in votazione all'auladopo l'esame in Commissione, ndr) "hanno lasciato invariato iltesto" che trasforma le banche popolari in societa' per azioni,"cosi' permanendo evidenti elementi di incostituzionalita' cheaprono la strada a ricorsi - ha detto Luigi Sartoni,vicepresidente di Assopopolari - come l'assenza dei motivid'urgenza per giustificare un decreto". Inoltre, entrando nelmerito del decreto governativo, non appare alcuna evidenza "disuperiorita' di rendimento e governance del modello sparispetto al modello cooperativo nelle banche": le banchecooperative dal 2008 al 2014 hanno erogato 250 miliardi allepiccole e medie imprese italiane, "con una offerta di creditoanticiclica, tanto da aumentare gli impieghi alle imprese anchein pieno fase di razionamento del credito", mentre la qualita'del credito risulta mediamente migliore di quella delle Spa,com'e' dimostrato degli 'stress test' voluti dalla Bce. Sartoni ha anche espresso perplessita' sulla sogliadell'attivo a 8 miliardi di euro che fa scattare l'obbligo ditrasformazione in Spa: "Si finisce con il violare l' articolo 3della Costituzione, visto che le banche cooperative vengonodiscriminate rispetto alle altre cooperative a cui non sonoposti limiti dimensionali", ad esempio nelle costruzioni onella grande distribuzione". Ancora, ha sottolineato ilvicepresidente di Assopopolari, in termini di soclia, non si e'tenuto conto di parametri gia' adottati e diffusi nel mondobancario, quale quello dei 30 mld utilizzato dalla Bce; ne' lasoglia imposta trova riscontro "in alcuna normativa esistenteprimaria o secondaria, nazionale o internazionale". Insomma, haconcluso Sartoni, la soglia degli 8 miliardi "e' unaoriginalita' italiana". (AGI) Red/Ccc (Segue)
ADV