Apple pagherà 38 miliardi di dollari sui profitti guadagnati all'estero, come diretta conseguenza della recente riforma fiscale voluta da Donald Trump. È quanto afferma Cupertino in una nota, annunciando anche nuovi investimenti negli Stati Uniti e la creazione di 20 mila nuovi posti di lavoro, con un impatto economico complessivo stimato sui 350 miliardi di dollari. "Un pagamento di questa portata sarebbe il più grande di sempre", si legge nella nota. La riforma fiscale offre alle società statunitensi l'opportunità di rimpatriare gli utili conseguiti all'estero a un tasso dell'8% per le attività non liquide e del 15,5% per i contanti. Prima della riforma fiscale, questi profitti fintanto che rimanevano 'parcheggiati' all'estero erano totalmente esentati dalla tassazione e sarebbero stati tassati al 35% una volta 'rimpatriati' negli Stati Uniti. Il gigante degli smartphone ha anche annunciato che l'apertura di un nuovo "campus" che inizialmente ospiterà i servizi d'assistenza tecnica ai clienti. La sua posizione sarà rivelata nel corso dell'anno.