Allarme Confesercenti: chiusi 124.000 negozi, 'vittime' della liberalizzazione
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Allarme Confesercenti: chiusi 124.000 negozi, 'vittime' della liberalizzazione

Allarme Confesercenti: chiusi 124.000 negozi, 'vittime' della liberalizzazione

Allarme Confesercenti: chiusi 124.000 negozi, 'vittime' della liberalizzazione
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(AGI) - Roma, 1 ott. - A causa della 'liberalizzazioneselvaggia' in tre anni sono gia' stati chiusi 124.000 negozi.La denuncia arriva da Confesercenti che auspica un cambiamentodella legge. Inoltre l'associazione ha reso noto durante unaconferenza stampa alla Camera dei deputati un sondaggiorealizzato insieme a Swg da cui emerge che il 67% degliitaliani ritiene che in soli due anni il proprio quartiere havisto diminuire nettamente i negozi di vicinato. Confesercentiha ribadito la forte insoddisfazione nei confrontidell'approvazione del provvedimento sugli orari dei negozi cheda Montecitorio ora passa all'esame del Senato. Molti degliintervistati hanno segnalato che i negozi di cui erano clientiabituali non ci sono piu' ed il 59% del campione da ragione achi ritiene che la normativa della "liberalizzazione selvaggia"vada rivista. Le ragioni di Confesercenti che chiede al Senatouna modifica del provvedimento sono state illustrate da MassimoVivoli, vice presidente della Associazione: "fra crisi diconsumi, mancanza di credito e liberalizzazione l'esito e'stato devastante in questa lunga crisi con oltre 124 milanegozi chiusi e l'accelerazione della desertificazione deicentri urbani. Le vie commerciali delle nostre citta', inalcuni casi icone turistiche di valore, presentano sempre piu'file di saracinesche abbassate. Inoltre gli effetti dellaliberalizzazione senza regole e la crisi hanno prodotto piu' di100 mila posti di lavoro perduti solo fra il 2012 e il 2013".Vivoli ha ribadito che "vogliamo evitare il collasso delleoltre 470 mila imprese del commercio con due dipendenti o meno.Continueremo d insistere perche' la legge sugli orari, ora alSenato, venga modificata in direzione di un maggiore equilibrioe sosterremo le regioni che hanno richiesto un referendum perla revisione della deregulation". Vivoli ha poi annunciatoanche una lettera aperta della Confesercenti al presidente delConsiglio segnalando che anche in questo caso stanno prevalendo le logiche dei poteri forti. (AGI)
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