Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Airbnb sugli affitti brevi e ora il portale dovrà riscuotere la cedolare secca e comunicare all'Agenzia delle Entrate i nomi degli host e i dati dei contratti. Lo annuncia Federalberghi in una nota.
"Non ci sono più alibi per chi, da quasi due anni, si prende gioco delle istituzioni: Airbnb deve riscuotere la cedolare secca sulle locazioni brevi e comunicare all'Agenzia delle Entrate i nomi dei locatari e i relativi redditi. - commenta Federalberghi - D'altro canto, non si vede quali motivi impediscano la riscossione, considerato che il portale già svolge, sia in Italia (per conto di alcuni comuni) sia all'estero, attività simili a quelle che vengono contestate, e che addirittura informa pubblicamente gli host italiani del fatto che potrebbe essere chiamata a riscuotere imposte e raccogliere dati".