(AGI) - Milano, 16 mag. - Unicredit e Mipaaf, il Ministero per le politihe agricole danno vita a un progetto a sostegno delle imprese del settore agroalimentare che prevede l'erogazione di nuovo credito per 6 miliardi di euro alle imprese, la formazione e lo sviluppo. Il progetto e' stato illustrato oggi dal ministro Maurizio Martina, dall'a.d. Unicredit Federico Ghizzoni e da Gabriele Piccini, reponsabile per l'Italia della banca. In particolare per sostenere progetti e investimenti delle imprese Unicredit ha deciso di destinare 6 miliardi di euro di nuove linee di credito nel triennio 2016-2018. Inoltre, Unicredit lancera' il nuovo Agribond, una tranched cover dedicata alle imprese della filiera agricola che, basandosi sulla garanzia pubblica fornita da Ismea e sfruttandone l'effetto moltiplicatore, consentira' l'attivazione di nuove erogazioni inizialmente per 300 milioni di euro, replicabili nel tempo. L'altra iniziativa riguarda la formazione e lo sviluppo delle conoscenze. Nascera' una Agri-Business School su tre macro aree tematiche: Competenze di base, ovvero un percorso formativo per acquisire le principali conoscenze finanziarie; Export Management, che comprende sessioni formative
dedicate a tematiche di internazionalizzazione; e Innovazione.
Il progetto insiste inoltre sul concetto di "Smart Agriculture" con l'iniziativa congiunta di Unicredit, Cisco Systems Italy e Penelope (azienda leader in tecnologia e know-how per il digitale nell'Agri-Food) rivolta a finanziare e realizzare
programmi di evoluzione tecnologica delle aziende. "La crescita registrata nel 2015, anno di Expo, ci dimostra come il Made in Italy agroalimentare sia sempre piu' protagonista - ha dichiarato Martina - e in grado di offrire importanti opportunita', anche in termini di occupazione. Con il progetto realizzato insieme a Unicredit facciamo un passaggio decisivo in questa direzione, migliorando il rapporto tra banche e imprese agroalimentari. C'e' un'importante destinazione di risorse pari a 6 miliardi di euro, ma soprattutto torna ad esserci un credito specializzato per l'agricoltura e l'agroalimentare. Grazie a un approccio mirato e in grado di cogliere la specificita' delle aziende del settore, facilitiamo non solo l'accesso al credito ma supportiamo le piccole e medie imprese su alcuni fronti chiave come formazione e promozione".
"L'agroalimentare - ha dichiarato Federico Ghizzoni - e' un settore strategico per il nostro Paese, che deve rappresentare sempre di piu' la nostra eccellenza all'estero. La crescita del settore nell'ultimo decennio e' stata affidata all'export, aumentato a un tasso medio annuo del 6%. A fine 2015 le esportazioni agroalimentari valevano oltre 36 miliardi di euro, con un incremento del 7,4% rispetto all'anno precedente. L'Italia e' anche leader mondiale per numero di prodotti certificati. Al 31 gennaio 2015, si contavano 278 prodotti su un totale di 1.311 (21,1% del totale), per un valore della produzione intorno a 6,5 miliardi di euro e un valore al consumo piu' che doppio. Nonostante la qualita' dei nostri prodotti e il crescente interesse per il made in Italy, l'Italia esporta meno dei principali Paesi competitor. Il confronto internazionale indica che rimane un potenziale di export da valorizzare ancora molto elevato, come segnala lo stesso fenomeno dell'Italian sounding, stimato intorno a 60 miliardi di euro".
"La filiera agroalimentare italiana - ha dichiarato Gabriele Piccini - e' composta da un tessuto di piccole e medie imprese e puo' ancora fare molto sul fronte dell'organizzazione e dell'aggregazione. Il nostro progetto prevede un supporto a 360 gradi, dall'esportazione dei prodotti alla lorocertificazione, dal sostegno finanziario alla consulenza tecnologica". (AGI)
Gla