Roma - "La sfiducia nell'Unione europea e nelle sue politiche e' tangibile. L'abbiamo visto con il Brexit, ma lo vediamo anche con le posizioni ideologiche che accompagnano i trattati commerciali bilaterali e le decisioni in materia di prodotti fitosanitari". Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, intervenuto nell'ambito dell'iniziativa del Global Food Forum, che sara' organizzato ad ottobre in Italia dal think tank Farm Europe e presieduta da Confagricoltura. Il tema del confronto di oggi a Bucarest e' stato il tema chiave del Forum: come rilanciare un vero e proprio piano di investimenti a livello UE, per rispondere alle sfide della competitivita', della sostenibilita' e della volatilita'.
Si e' trattato di una discussione a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Primo ministro rumeno, Dacian Ciolos, gia' Commissario UE all'agricoltura; Achim Irimescu, ministro dell'Agricoltura rumeno; Emilio Gatto, direttore generale per le politiche di qualita' del Mipaaf; Yves Madre, direttore di Farm Europe, in qualita' di animatore del dibattito e Catherine Lion, direttore generale della FNSEA.
"La Politica Agricola Europea - PAC puo' riportare fiducia - ha continuato il Guidi - E' la prima, ma anche la piu' importante tra le politiche di investimento dell'UE, con un ritorno tangibile per il cittadino, anche in termini di sicurezza alimentare, di tutela dell'ambiente e del territorio e di conservazione del patrimonio culturale. Affinche' la PAC riporti fiducia e' necessario, pero', difendere l'idea che avere una politica agricola comune e' un'idea moderna, che ci offre uno dei migliori esempi di Europa. Una PAC migliore migliorera' anche l'Europa".
Il Global Food Forum vuole essere uno dei primi momenti importanti per mettere sul tavolo idee e progetti per le politiche UE che consentano all'agroalimentare quel salto di competitivita' necessario per tutte le sfide che l'agricoltore e' chiamato giornalmente a cogliere. "Ci aspettano mesi di intenso lavoro - ha concluso il presidente di Confagricoltura - che costituira' l'inizio di un percorso che dovra' rovesciare il paradigma che ha sempre guidato le riforme della PAC negli ultimi anni e che dovra' porre l'agricoltore al centro di una strategia globale di promozione di investimenti efficaci in termini di crescita, innovativi e sostenibili.(AGI)