Udine - "Le aziende bio associate a Confagricoltura sono il 15% del totale e coltivano più di un quarto degli ettari dedicati a biologico in Italia, ovvero 480 mila ettari. La superficie media aziendale è di circa 50 ettari a fronte di una media nazionale di 33 ettari. Rappresentiamo un'agricoltura biologica imprenditoriale, dinamica, vocata all'export e all'innovazione. Sono cresciute considerevolmente anche le realtà che trasformano le materie prime". Lo ha detto il responsabile produzioni biologiche di Confagricoltura Fvg, Severino del Giudice, al convegno nazionale promosso dall'Organizzazione sul biologico, tenutosi a Roma. Nel corso dell'incontro è stato sottolineato come "l'Ue creda fortemente in questo metodo produttivo, che tutela non solo l'ambiente, ma anche la salute umana e gli animali". In tale ottica la decisione presa da Bruxelles: le aziende biologiche destinatarie dei pagamenti diretti ricevano "ipso facto" la componente ambientale obbligatoria, il cosiddetto "greening", che ammonta al 30% del massimale; il che senz'altro spingerà a una crescita significativa delle aziende che si dedicano alle coltivazioni bio. "Anche le aziende bio del Fvg - sottolinea ancora Del Giudice - dimostrano grande vivacità, con una crescita sul mercato che viene sostenuta adeguatamente dal Psr 2014-2020. Infatti, se nel 2015 gli operatori regionali bio erano 550, ora sono 800 (+45%) e gli ettari sono saliti da 4.000 a 7.000 (+89%)". Nel convegno di Confagricoltura si è posto in risalto come le "aziende bio siano molto proiettate verso i mercati esteri. Oltre il 74% di queste è presente sui mercati internazionali da oltre 5 anni". I principali mercati sono la Germania (24%), la Francia (20%) e i Paesi del Nord Europa in generale. Il primo mercato extra Ue è quello degli Usa (4%). La frutta e la verdura fresca rappresentano i primi prodotti di esportazione (20%), seguiti, a sorpresa, dai prodotti sostitutivi del latte (bevande vegetali, soia ecc.) con il 16%. (AGI)