Grandi manovre intorno a Opel in Germania. L'annuncio di una trattativa di Peugeot con la casa madre General Motors per l'acquisizione della storica casa automobilistica tedesca ha avuto un impatto molto forte sul governo federale, tanto che il caso Opel è stato il tema centrale del consiglio dei ministri di oggi, come confermato dalla responsabile del dicastero del Lavoro, Andrea Nahles. E intanto l'amministratrice delegata di Gm, Mary Barra, si è recata di persona alla sede centrale della Opel a Ruesselsheim, in Assia. Anche il capo di Psa-Peugeot, Carlos Tavares, a detta di un suo portavoce sta pianificando "incontri ad alto livello".
Allo stesso tempo, da Parigi il ministero dell'Economia e delle finanze fa sapere attraverso un portavoce "che la Francia vigilerà in merito agli effetti sull'occupazione" derivati dall'eventuale acquisizione, e che il ministro Michel Sapin ha avuto oggi un colloquio "molto cordiale" con l'omologa tedesca Brigitte Zypries. Sta di fatto che la stessa Zypries sarà giovedì della settimana prossima a Parigi. Un viaggio programmato da tempo, ma in cui il caso Opel dovrebbe diventare il tema centrale. Da parte sua, Mary Barra nella missione a Ruesselsheim si e' fatta precedere da una lettera al vertice di Opel-Vauxhall in cui illustra quelli che a suo dire sarebbero i vantaggi dell'affare: "Una possibile transazione permetterebbe a Psa e Opel di fare emergere con più forza le rispettive forze, migliorando in questo modo la competitività in un mercato in rapida trasformazione".
Al di là delle prospettive strategiche, considerando anche la lunga storia della Opel in Germania (fondata da Adam Opel nel 1862), le preoccupazioni circa conseguenze gravose sui posti di lavoro o che venga delocalizzata la produzione sono molto alte. Non a caso Steffen Seibert, il portavoce di Angela Merkel, ha ribadito stamani che la cancelliera "seguira' passo per passo" la vicenda, ma non e' escluso un incontro tra la stessa cancelliera e il numero uno di Psa Tavares.
Secondo l'esperto Ferdinand Dudenhoeffer, citato dai media tedeschi, in un possibile passaggio della casa tedesca a Psa, sarebbero a rischio "migliaia di posti di lavoro". Un altolà anche dai sindacati: "Si mettono insieme due soggetti che producono la stessa cosa, coprono la stessa fetta di mercato e hanno pure un eccesso di produzione". Opel ha circa 38mila dipendenti in Europa, di cui la metà in Germania. Nel 2016 la Opel Ag ha registrato una perdita operativa di 257 milioni di dollari.