Roma - Metà della spesa per il bonus da 80 euro va a favore di famiglie con reddito complessivo medio-alto, solo un terzo va a nuclei più poveri. E' quanto rileva l'Istat nel corso di un'audizione in commissione Lavoro del Senato. Solo un terzo "è destinato a beneficiari che vivono in famiglie collocate nei due quinti più poveri della distribuzione del reddito, mentre metà della spesa viene erogata a dipendenti che vivono in famiglie con redditi medi e medio-alti".
Secondo l'Istat, "circa i due terzi delle risorse destinate alla famiglia e infanzia sono rappresentante dal cosiddetto 'bonus Irpef 80 euro'", "al netto del bonus 80 euro, l'incidenza della spesa pubblica assistenziale sarebbe dell'8,2% riducendosi di circa due punti percentuali sul totale delle prestazioni di protezione sociale".
A maggio Bankitalia aveva fatto sapere che il bonus da 80 euro erogato dal Governo ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 26.000 euro ha favorito un incremento nei consumi pari a circa 3,5 miliardi di euro, pari a circa il 40% dell'aumento della spesa complessiva delle famiglie nel 2014. Il dato era contenuto nella Relazione annuale della Banca d'Italia secondo cui la percentuale di famiglie beneficiarie è stata più elevata al Nord (25%) e fra i nuclei il cui capofamiglia ha meno di 45 anni (38%) o è nato all'estero (33%).