Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, lascia 75 milioni alla segretaria
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Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, lascia 75 milioni alla segretaria

Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, lascia 75 milioni alla segretaria

bernardo caprotti (imagoeconomica) 
bernardo caprotti (imagoeconomica) 
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Il testamento di Bernardo Caprotti from Agi

Nel testamento Caprotti ha disposto che Esselunga si possa anche vendere ma mai alle Coop. L'impero, che ha un fatturato di 7,3 miliardi, è stato affidato per il 70% alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina Sylvia. E il restante 30% diviso in parti uguali agli altri due figli: Violetta e Guiseppe.

Quanto vale Esselunga

Caprotti storico avversario delle Coop spiega nel suo testamento: "L'azienda è diventata attrattiva però è a rischio. E' troppo pesante condurla, pesantissimo possederla. Attenzione: privata, italiana, soggetta ad attacchi può diventare coop". Quindi una chiara indicazione su come gestire la vendita. Inoltre il patron di Esselunga ripercorre le motivazioni che lo hanno spinto a scegliere questa composizione azionaria rispetto a quella individuata nel 2012 con la guida affidata a Giuseppe e Violetta, ora diventati soci di minoranza.

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L'AZIENDA DI CAPROTTI E IL CONFRONTO CON LE ODIATE COOP

Una crescita del 46% del fatturato (pari al +4,3% medio annuo) pari a 7,1 miliardi nel 2016, un utile netto cumulato di 2,2 miliardi di euro, con imposte pagate per 1,3 miliardi, 21.930 dipendenti (+35%). Questi i numeri dell'ultimo decennio di Supermarkets Italiani, l'azienda che controlla Esselunga. Nello stesso periodo i punti vendita sono aumentati del 15% e sono ora pari a 152. Le cifre sono contenute nell'analisi sulle Principali società italiane a cura dell'Ufficio studi di Mediobanca.

Il gruppo Supermarkets Italiani è tuttavia superato dalle Coop, i cui dati sono divisi tra nove aziende diverse, ma il cui aggregato di fatturato nel 2015 è stato pari a 11 miliardi di euro.

Nella grande distribuzione figurano Carrefour con 4,9 miliardi di euro ed Eurospin (4,4 miliardi di fatturato), quindi Auchan-Sma (4,1 miliardi). Da notare che l'aggregato degli interessi riconducibili alla famiglia francese Mulliez, comprendente oltre a Auchan anche Decathlon, Leroy Merlin, Brico e altri, vale circa 7,3 miliardi di euro di fatturato nel 2015. (AGI)

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