(AGI) - Palermo, 13 apr. - Piu' di un migliaio in strada la notte scorsa notte a Palermo. Lavoratori di Almaviva, bimbi, famiglie e cittadini per dire no ai licenziamenti. Tremila gli esuberi dichiarati, 1670 dei quali nel capoluogo siciliano. I lavoratori, che hanno incassato ola solidarieta' dei commercianti e del portuali, sono partiti da via Liberta', davanti alla sede di via Cordova, per poi attraversare l'arteria del centro citta' fino a piazza Unita' Italia. Un corteo partecipatissimo, preceduto da una catena umana e illuminato da piccoli ceri, segno di speranza, forse, ma soprattutto di paura. "Siamo un cimitero di persone", grida qualcuno. Poi partono i cori: "Siamo tutti Almaviva", "Il lavoro non si tocca". Una troupe di Ballaro', intanto, regala una ribalta nazionale alla vertenza che tocca non solo Palermo, ma anche Napoli e Roma. "Non ci fermeremo", avvertono. Il conto alla rovescia, del resto, non si arresta: mancano 52 giorni ai licenziamenti. E proprio oggi al Mise dal emergono importanti novita': Governo nazionale e azienda, secondo fonti sindacali, si sarebbero impegnati a cercare tutte le soluzioni possibili per fermare le procedure di mobilita' a fronte della verifica della volonta' degli azionisti e di un approfondimento con le organizzazioni sindacali sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Il prossimo incontro e' stato fissato per mercoledi' 20 aprile e si avranno alcune risposte. Novita' arrivate mentre a Palermo e nelle altre citta' si manifestava nel giorno dello sciopero nazionale. Il viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova avrebbe dichiarato che il governo sta lavorando a un emendamento in Senato per migliorare l'applicabilita' del articolo 24 bis, confrontandosi in maniera serrata con le aziende committenti, pensando di creare un fondo per migliorare la qualita' e l'innovazione del settore, unitamente ad una maggiore attivita' ispettiva sui territori. Mentre l'azienda avrebbe preso atto della richiesta pervenuta dalle parti, riservandosi di dare una risposta sulla revoca o meno della mobilita' in atto nell'incontro che si terra' mercoledi' 20 aprile e a valle comunque di un incontro con i sindacati nei prossimi giorni. Parla di "futuro dei lavoratori ancora appeso a un filo", ma anche di "spiraglio" Giuseppe Tumminia, segretario generale della Uilcom Sicilia, presente all'incontro nella capitale: "Un ruolo centrale in questa vertenza lo giocano i committenti che con le gare determinano il sistema di assegnazione del lavoro, questo e' un passaggio che va modificato. Il Governo deve regolamentare e monitorare questo settore. La sostenibilita' sociale del Paese passa anche da un atteggiamento responsabile del sistema delle imprese in Italia". Per Stefano Conti, segretario generale Ugl Telecomunicazioni, "e' necessario avviare un percorso di regolamentazione del settore, sanzionando finalmente coloro che in questi anni hanno disatteso le leggi dello Stato".
"Chiedo ad Almaviva la revoca dei licenziamenti e riconvoco il tavolo per mercoledi' prossimo fissando questa mia richiesta come primo punto all'ordine del giorno" ha detto la viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, a conclusione del confronto al Mise "Noi faremo fino in fondo la nostra parte, ma pretendiamo che ognuno la faccia. Non ho oggi la soluzione e siamo in una fase complicata perche' dobbiamo comporre cio' che nessuno ha saputo comporre fino ad ora, e chi propone ricette facili specula sulla vita delle persone. Noi pero' a questo tavolo - ha detto nel suo intervento la Viceministro - prendiamo impegni concreti. La clausola sociale e' realta', ora va realizzata nell'intesa tra le parti. Lavorando con le imprese committenti ho gia' proposto la premialita' per chi si impegna a restare sul territorio".
"Abbiamo cancellato il massimo ribasso e ora chiediamo di legare nei bandi l'offerta economicamente piu' vantaggiosa al rispetto del contratto nazionale di settore. Stiamo lavorando per il sostegno ad un Fondo per l'innovazione, perche' senza innovazione questo settore non puo' crescere e restare competitivo. Stiamo intensificando, in collaborazione con il ministero del Lavoro, le ispezioni, per colpire dove c'e' evasione contributiva e dell'Iva, e c'e', visto che la denuncia e' cosi' forte, ma anche su questo punto tutti dobbiamo assumerci responsabilita'. Tornero' a interpellare l'Inps perche' si vada avanti su questa strada". "Anche sul rispetto dell'articolo 24 bis contro le delocalizzazioni ci stiamo muovendo. Abbiamo preso atto che c'e' una difficolta' nell'applicazione della norma cosi' com'e' ora, ed e' per questo che, tra le altre cose, abbiamo inasprito le sanzioni con un emendamento depositato al ddl Concorrenza", ha aggiunto la Viceministro. "Abbiamo bisogno di tempo - ha concluso Bellanova - per costruire una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro e che non metta a rischio la tenuta economica dell'azienda. Abbiamo a disposizione gli ammortizzatori sociali per un tempo utile a individuare la soluzione piu' efficace, e contemporaneamente, passo dopo passo, portare a buon fine il confronto con le aziende committenti". (AGI)