Washington - Le aziende cinesi sono troppo indebitate e "i prestiti bancari potenzialmente a rischio in Cina ammontano a quasi 1.300 miliardi di dollari". Lo stima il Fondo monetario internazionale nel Global Financia Stability Report. Questi prestiti a rischio delle imprese che non sono in grado di generare profitti sufficienti a coprire il debito, potrebbero tradursi "in potenziali perdite per le banche pari al 7% del Pil", avverte Jose' Vinals, consigliere finanziario del Fondo Monetario Internazionale. "Questo numero puo' sembrare elevato ma e' gestibile", spiega Vinals, grazie alle riserve finanziarie delle banche e del governo. "Altrettanto importante - aggiunge l'economista di Washington - e' che le autorita' cinesi sono consapevoli di queste vulnerabilita' e stanno mettendo in piedi misure per gestire l'eccesso di debito delle aziende". Con la frenata dell'economia cinese e un sistema finanziario sempre piu' orientato al mercato, la percentuale di debito a rischio delle aziende cinesi quotate e' salita al 14% del totale, stima il Gfst, oltre il triplo rispetto al livello del 2010. (AGI)