Milano - La Borsa di Milano ha chiuso in calo nonostante l'exploit di meta' seduta quando il Ftse Mib si era riportato sopra quota 19.000 punti in scia alle decisioni a sorpresa della Bce che ha abbassato tutti e tre i suoi principali tassi, mandando a zero il 'refi e a -0,40% il tasso sui depositi. Francoforte ha anche alzato da 60 a 80 miliardi di euro al mese il piano di acquisto dei bond, ha esteso il Qe ai corporate bond e ha lanciato una nuova operazione Tltro da giugno.
Passata l'euforia degli annunci, il Ftse Mib, in linea con gli altri listini europei, si e' 'sgonfiato' e ha archiviato la sessione con un -0,5% a 18.118 punti; All Share -0,47%.
Tra le blue chips, in calo Telecom e Fiat Chrysler; bene pero' i bancari. Unicredit ha chiuso con un rialzo del 2,32%, Mediobanca +1,52%, Bpm +4,91%, Intesa Sanpaolo +1,11% nel giorno in cui l'a.d. Carlo Messina in un'intervista ha detto di non temere "affatto" una crisi nel sistema bancario nazionale. Tra gli altri finanziari, Generali ha limato lo 0,15%.
Telecom Italia, dopo l'exploit della vigilia, e' arretrata del 2,56% e si e' portata di nuovo sotto quota un euro per azione (0,9880).
Negativi gli industriali (Fiat Chrysler -2,91%, Ferrari -3,39%, Finmeccanica -2,28%); contrastati i principali energetici (Enel +0,53%, Eni -3,43%).
Sul resto del listino, in evidenza Autogrill (+2,62%) nel giorno dei conti 2015 e dell'annuncio del dividendo. A.S. Roma in calo dello 0,65% dopo l'eliminazione dalla Champions League.
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