Il monito di Amendola, Recovery a rischio per i veti di Visegrad e frugali

Il monito di Amendola, Recovery a rischio per i veti di Visegrad e frugali

Secondo il ministro per le Politiche europee, "gli accordi di luglio vanno implementati subito", ma sul rispetto dello Stato di diritto si è aperto uno scontro tra i due fronti all'Ue. 

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© Francesco Fotia / AGF 
- Enzo Amendola

AGI - C'è il rischio che il Recovery Fund venga bloccato dai veti incrociati tra i Paesi "frugali" e quelli di Visegrad sul tema cruciale dello Stato di diritto: ad affermarlo è il ministro per le Politiche europee, Enzo Amendola, in un'intrevista a Repubblica alla vigilia di una visita ufficiale che terrà oggi a Berlino dove vedrà il collega Michael Roth e altri esponenti del governo tedesco. "Per noi gli accordi di luglio vanno implementati subito", ha spiegato, "si è aperto però uno scontro tra Paesi come la Polonia e l'Ungheria che non vogliono interferenze o condizionalità sullo Stato di diritto, e i cosiddetti 'frugali' che spingono perché lo stato di diritto sia irrinunciabile per accedere ai fondi".

"L'Italia ha detto la sua", ha ricordarto Amendola, "l'articolo 7 e le procedure sullo Stato di diritto sono fondamentali. La Germania ha un ruolo determinante in questo, sta lavorando ad una mediazione. Al contempo bisogna negoziare con il Parlamento Ue". "Purtroppo - ha aggiunto il ministro - rischiamo di finire in una strettoia che allunga i tempi del Recovery. La Presidenza tedesca deve portare a casa questa mediazione", perché "se la discussione continua così, con questi toni e con minacce di veto - dal mio punto di vista al di fuori della logica comunitaria - si potrebbe bloccare tutto. Lavoriamo con la Germania per una via d'uscita".