Meno infortuni ma più morti sul lavoro, pesa l'effetto Covid

Meno infortuni ma più morti sul lavoro, pesa l'effetto Covid

Secondo i dati dell'Inail, nei primi sette mesi del 2020 le vittime sono state 716, con un aumento del 19,5%

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© it.wikipedia.org - Ambulanza

AGI - Meno infortuni ma più morti sul lavoro a causa dell'epidemia di coronavirus: è la sintesi dei dati diffusi dall'Inail relativi ai primi sette mesi dell'anno. Tra gennaio e luglio, le denunce di infortunio sul lavoro presentate sono state 288.873, circa 90 mila in meno rispetto alle 378.671 dello stesso periodo del 2019 (-23,7%). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 716. Pur nella provvisorietà dei numeri - sottolinea l'istituto - questo dato evidenzia un aumento di 117 casi rispetto ai 599 registrati nello stesso periodo del 2019 (+19,5%). L’incremento è influenzato dal numero dei decessi avvenuti al 31 luglio 2020 a causa dell’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo.
 La riduzione del numero di denunce, con la sola esclusione del settore sanità a causa del coronavirus, si è registrata in particolare tra marzo e luglio, con 86 mila casi in meno rispetto al periodo marzo-luglio 2019 (-31,6%). Un dato condizionato dallo stop forzato tra marzo e maggio di ogni attività produttiva considerata non essenziale e dalle difficoltà incontrate dalle imprese nel riprendere la produzione a pieno regime nel periodo post-lockdown.
 Il settore “Sanità e assistenza sociale” segna però un forte incremento delle denunce di infortunio: +143% nei primi sette mesi (da 16 mila a 38 mila casi), con punte di quasi il +500% nel bimestre marzo-aprile 2020/2019. Agiugno e luglio si è assistito, invece, a un’inversione di tendenza con decrementi pari rispettivamente al -8% e al -16%.
 A livello nazionale rispetto ai primi sette mesi dell’anno scorso si registra una riduzione solo degli infortuni mortali in itinere, che sono passati da 167 a 113 (-32,3%), mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati da 432 a 603 (+39,6%). L’incremento ha riguardato la gestione Industria e servizi (da 512 a 630 denunce) e il conto Stato (da 9 a 31), mentre l’Agricoltura ha registrato 23 casi in meno (da 78 a 55).