L'appello di Mattarella per il post-epidemia: "No al risentimento, ripartire con concretezza"

L'appello di Mattarella per il post-epidemia: "No al risentimento, ripartire con concretezza"

"Tutti possiamo e dobbiamo contribuire", dice il Capo dello Stato che sprona a reagire al rallentamento economico e sociale generato dalla pandemia di coronavirus. Servono "capacità progettuale, tendenza allo sviluppo integrale della persona, impegno per la crescita di umanità"

Mattarella ricostruire dopo pandemia coronavirus

mattarella (fotogramma video) 

AGI - Dal rallentamento economico e sociale generato dalla pandemia, si deve ripartire “con più forte coscienza di comunità”, e l’urgente opera di ricostruzione “ha bisogno di profonda idealità, di ampia visione, di grande concretezza”. Sergio Mattarella invia un messaggio alla quarantesima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli e sprona cittadini, imprese e istituzioni alla reazione. 

“Il rilancio è possibile se, accanto al legittimo gioco degli interessi, si manifesta capacità progettuale, tendenza allo sviluppo integrale della persona, impegno per la crescita di umanità che sconfiggano spinte alla chiusura, al risentimento, all’avversione, che condurrebbero invece al fallimento”, spiega.

Il Presidente della Repubblica rivolge anche uno sguardo all’Europa. “Cogliere il cambiamento, di cui l’Unione europea è stata capace nella risposta alla pandemia e nel progettare la ripartenza, è oggi la premessa di un rilancio dell’Italia – sottolinea - Il nostro Paese ha dato prova, ancora una volta, delle sue energie morali e civili e soltanto nell’integrazione e nella solidarietà europea può costruire un domani adeguato per i suoi figli”.

Tutti, ragiona infine il Capo dello Stato “possiamo e dobbiamo contribuire” all’impegno economico, sociale, culturale che ne deriva. “Le istituzioni anzitutto e l’intera società, con le sue forze economiche e le sue preziose autonomie sociali. Questo – conclude - è il percorso per colmare i ritardi e rendere più saldi l’Italia e l’avvenire delle sue giovani generazioni"(AGI)