Ue: un piano da 315 miliardi sviluppato su tre filoni
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Ue: un piano da 315 miliardi sviluppato su tre filoni

Ue: un piano da 315 miliardi sviluppato su tre filoni

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(AGI) - Roma, 26 nov. - Il piano per gli investimentiannunciato oggi dalla commissione europea si articola in trefiloni principali: la creazione di un nuovo Fondo europeo pergli investimenti strategici (Feis), garantito con fondipubblici, per mobilitare non meno di 315 miliardi di euro diinvestimenti aggiuntivi nel corso dei prossimi tre anni(2015-2017); la creazione di una riserva di progetti credibileaccompagnata da un programma di assistenza per incanalare gliinvestimenti dove sono maggiormente necessari; un'ambiziosatabella di marcia per rendere l'Europa piu' attraente per gliinvestimenti ed eliminare le strettoie regolamentari. In basealle stime della Commissione europea, considerate nel loroinsieme, le misure proposte potrebbero aggiungere tra 330 e 410miliardi di euro al PIL dell'UE nell'arco dei prossimi tre annie creare fino a 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro. 1. MOBILITARE ULTERIORI FINANZIAMENTI DEGLI INVESTIMENTI:Il piano di investimenti consentira' di sbloccare investimentipubblici e privati nell'economia reale per almeno 315 miliardidi euro nell'arco dei prossimi tre anni (2015-2017). In unmomento in cui le risorse pubbliche sono scarse, mentre pressogli istituti finanziari e nei conti bancari dei privati e delleimprese esiste della liquidita' finanziaria pronta per essereutilizzata, la sfida consiste nello spezzare il circolo viziosotra mancanza di fiducia e carenza di investimenti. Il piano diinvestimenti prevede una mobilitazione intelligente di fonti difinanziamento pubbliche e private in cui ogni euro di denaropubblico viene utilizzato per generare investimenti privatiaggiuntivi, senza creare nuovo debito. Il nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategiciverra' istituito in collaborazione con la Banca europea per gliinvestimenti. Si avvarra' di una garanzia di 16 miliardi dieuro provenienti dal bilancio dell'Ue in combinazione con 5miliardi di euro impegnati dalla Bei. Secondo stime prudentieffettuate sulla base dall'esperienza storica, l'effettomoltiplicatore del fondo sara' di 1:15. In altri termini, ognieuro pubblico mobilitato mediante il fondo generera' 15 euro diinvestimenti privati che altrimenti non sarebbero statieffettuati. Il fondo concentrera' gli investimenti nelleinfrastrutture, in particolare nella banda larga e nelle retienergetiche, nonche' nelle infrastrutture dei trasporti negliagglomerati industriali; nell'istruzione, nella ricerca enell'innovazione, nelle energie rinnovabili, nelle Pmi e nelleimprese a media capitalizzazione Dato che verra' costituito inseno alla struttura esistente del gruppo Bei, il fondo potra'essere istituito rapidamente nella primavera 2015. Esso e'potenzialmente in grado di mobilitare oltre 315 miliardi dieuro di finanziamenti aggiuntivi nel periodo 2015-2017.L'obiettivo e' che il fondo sia operativo entro la meta' del2015. Inoltre, questo investimento verra' integrato massimizzandol'effetto dei fondi strutturali e d'investimento europei2014-2020 mediante prestiti, capitale proprio e garanzieanziche' attraverso le tradizionali sovvenzioni. Cio'aumentera' il coefficiente di leva finanziaria in misuravariabile tra 1:3 e 1:4. Raddoppiando la quantita' di strumentifinanziari innovativi e utilizzando l'effetto leva cosi'creato, potrebbero venire immessi nell'economia reale dai 20 ai35 miliardi di euro in termini di investimenti aggiuntivi trail 2015 e il 2017. 2. UNA RISERVA DI PROGETTI CREDIBILE ASSOCIATA ADASSISTENZA TECNICA PER CONVOGLIARE IL DENARO DOVE E'NECESSARIO: Il piano di investimenti consentira' aifinanziamenti di raggiungere l'economia reale attraverso lacreazione di una riserva trasparente che individui i progettivalidi a livello dell'Ue e fornendo l'assistenza tecnicanecessaria a sostenere la selezione e la strutturazione deiprogetti e ricorrendo a strumenti finanziari piu' innovativi.Il nuovo fondo sosterra' gli investimenti strategici nelleinfrastrutture, in particolare nella banda larga e nelle retienergetiche, nei trasporti negli agglomerati industriali,nonche' nell'istruzione, nella R&S, nelle energie rinnovabili enell'efficienza energetica. Sosterra' inoltre anche ilfinanziamento del rischio per le Pmi e le imprese a mediacapitalizzazione in tutta Europa. Le aiutera' a superare lecarenze di capitali fornendo volumi maggiori di investimentidiretti in capitale proprio e garanzie aggiuntive per iprestiti alle Pmi. Gli Stati membri stanno gia' fornendo alla task forcecongiunta Commissione-Bei istituita nel settembre 2014 elenchidi progetti selezionati sulla base di tre criteri fondamentali:valore aggiunto europeo (progetti a sostegno degli obiettividell'Ue); redditivita' e valore economici, dando priorita' aiprogetti a elevato rendimento socioeconomico; progetti chepossano essere avviati al piu' tardi entro i prossimi tre anni,ossia entro un orizzonte temporale ragionevole per la spesa inconto capitale nel periodo 2015/2017. Inoltre, i progettiinseriti negli elenchi dovrebbero essere in grado di mobilitarealtre fonti di finanziamento. Dovrebbero anche essere didimensioni e scalabilita' ragionevoli (distinguendo persettore/sottosettore). La Commissione e la Bei avvieranno ancheun importante programma di assistenza tecnica per individuare iprogetti e contribuire a renderli piu' attraenti per gliinvestitori privati. 3. UNA TABELLA DI MARCIA PER ELIMINARE GLI OSTACOLIALL'INVESTIMENTO: Il piano di investimenti comprendera' unatabella di marcia per eliminare le regolamentazioni settorialiche ostacolano gli investimenti. Per migliorare il contestoimprenditoriale e le condizioni di finanziamento, il piano siincentrera' sulle misure nel settore finanziario, ad esempio,la creazione di un'unione dei mercati dei capitali peraccrescere l'offerta di capitali per le PMI e per i progetti alungo termine. La priorita' sara' data all'eliminazione dei significativiostacoli normativi e di altra natura tuttora presenti in tuttii principali settori delle infrastrutture, dall'energia alletelecomunicazioni, ai trasporti e al digitale, nonche' degliostacoli nei mercati dei servizi e dei prodotti. A dicembre,nel suo programma di lavoro per il 2015 La Commissioneproporra' un elenco prioritario di iniziative specificamentelegate al piano di investimenti. - PROSSIME TAPPE ? NEL BREVE PERIODO (DICEMBRE 2014-GENNAIO2015): Il Parlamento europeo e il Consiglio europeo di dicembresono invitati ad approvare il piano di investimenti perl'Europa che comprende un impegno alla rapida adozione dellepertinenti misure legislative. Gli Stati membri concluderanno abreve la programmazione dei fondi strutturali e di investimentoeuropei al fine di massimizzarne la leva finanziaria, mentre ilFondo europeo per gli investimenti verra' potenziato grazie aun primo contributo aggiuntivo da parte della Bei. Inparallelo, la Commissione e la Bei avvieranno gli accordiformali per il nuovo Fondo europeo per gli investimentistrategici. La task force congiunta Commissione-Bei dovrebbefornire un primo elenco di possibili progetti di investimentonel corso del mese di dicembre, onde avviare la creazione diuna riserva europea trasparente di progetti. L'assistenzatecnica sara' rafforzata, di concerto con la Bei e i principaliattori nazionali e regionali al fine di realizzare un "polo diconsulenza sugli investimenti" che funga da sportello unico peri promotori di progetti, gli investitori e le autorita'pubbliche di gestione. Tutte le misure pertinenti devono essereadottate in modo tale che il nuovo Fondo europeo per gliinvestimenti strategici possa essere istituito entro la meta'del 2015. Entro la meta' del 2016 la Commissione europea e icapi di Stato e di governo faranno il punto sui progressicompiuti e, se necessario, valuteranno ulteriori opzioni. (AGI).
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