Uber: l'app odiata dai taxisti, tra giudici e vuoti legge
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Uber: l'app odiata dai taxisti, tra giudici e vuoti legge

Uber: l'app odiata dai taxisti, tra giudici e vuoti legge

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(AGI) - Washington, 10 dic. - Nelle ultime settimane e' statabloccata in India, Spagna e Brasile. Nel giugno scorso protesteguidate da tassisti erano insorte a Milano, Parigi, Berlino,Londra e Madrid. L'accusa e' sempre la stessa: Uber,l'applicazione di ride sharing creata nel 2009 da TravisKalanick, viola i regolamenti locali per la concessione dellelicenze. Il caso che ha suscitato piu' scalpore e' pero' il recentepresunto stupro ai danni di una passeggera di Nuova Delhi.L'autista, Shiv Kumar Yadav, era gia' noto alle forze dipolizia locali per diversi reati (molestie, possesso illegaledi arma da fuoco, stupro e rapina). Il fatto ha ovviamentesollevato un'ondata di proteste contro Uber, colpevole di noneffettuare i dovuti controlli sulle referenze degli autistiingaggiati. Se nello Stato del subcontinente la vicenda ha spinto leautorita' a bloccare il servizio, le autorita' locali di Rio deJaneiro hanno denunciato alla magistratura la societa', che hapero' affermato di non aver ricevuto nessuna comunicazione e hapromesso di collaborare alla stesura di una regolamentazioneadeguata. In Spagna il ride sharing e' stato addirittura bloccato daigiudici in tutto il paese perche' "gli autisti ingaggiati nonhanno le autorizzazioni necessarie a svolgere il servizio e ilfatto che l'attivita' proceda comunque finisce per tradursi inconcorrenza sleale". Ma Uber ha annunciato che l'app rimarra'operativa nonostante il divieto perche', come ha scritto in uncomunicato, "quanto espresso dai giudici e' incompatibile conl'ampio riconoscimento politico, in Spagna come nell'UnioneEuropea, dei vantaggi della condivisione delle risorse edell'economia collaborativa, specialmente in questo momento diforte disoccupazione e di delicata ripresa economica". I problemi sono sorti anche nella stessa San Francisco,sede della societa', dove un conducente di Uber e' statoaccusato di aver causato un incidente in cui ha perso la vitauna bambina di sei anni. Funzionari di Los Angeles e di SanFrancisco hanno citato in giudizio la compagnia perche', comeha dichiarato Jackie Lacey, procuratore del distretto di LosAngeles, "continua a mettere a rischio l'incolumita' deiclienti, nascondendo i precedenti dei suoi autisti e a forniretariffe poco chiare". "Il servizio offerto da Uber sta creando problemi ailegislatori perche' rappresenta qualcosa di nuovo, un sistemache non e' mai stato preso in considerazione dalle leggi delsecolo scorso", ha affermato John Breyault, dell'AssociazioneNazionale dei Consumatori americani. "E' quindi difficileapplicare una normativa del secolo scorso a un servizio chesfrutta una tecnologia nuova, mai contemplata prima. Ma,contestualmente, e' doveroso risolvere i problemi cheriguardano gli autisti, i loro precedenti penali e la loroeffettiva responsabilita' in caso di incidenti e simili", hacontinuato Breyault, "non bastano le recensioni (positive onegative) scritte dai clienti a garantire la correttezza e lasicurezza del servizio offerto". Secondo Arun Sundararajan, economista dell'Universita' diNew York, una normativa idonea a regolarizzare queste nuovestartup richiedera' tempo prima di essere formulata. "Ilmercato e' in trasformazione e sempre piu' persone potrannooffrire servizi utilizzando una piattaforma come Uber", hasottolineato Sundararajan, "i governi dovranno essere in gradodi capire come i nuovi sistemi muteranno il mercato, in modotale da intervenire chirurgicamente su di esso eregolamentarlo". Uber, lanciata nel 2009 da Travis Kalanick, e' una app chepermette ai clienti registrati di sfruttare internet e glismartphone come piattaforme di geolocalizzazione per prenotarevetture e conducenti privati. Negli anni, la startup si e'espansa sempre piu' sul mercato, raggiungendo una valutazionesuperiore a 40 miliardi di dollari senza nemmeno essere quotatain borsa e trovando finanziatori del calibro di Google Venturese Goldman Sachs. Uber, stando alle dichiarazioni di Kalanick,e' attiva in 250 citta' di 50 paesi diversi. "Siamo sei voltepiu' grandi di 12 mesi fa e ora stiamo crescendo a livelliimpensabili fino all'anno scorso". "La crescita (+20%quest'anno) e' stata notevole - ha proseguito l'a.d. dellastartup californiana -, ma e' nel prossimo futuro che Uberriuscira' finalmente a imporsi sul mercato e il suo impattosulle citta' sara' visibile a tutti". Secondo le previsioni diKalanick, grazie a Uber nel 2015 si creeranno un milione diposti di lavoro. "La crescita, pero', e' accompagnata danumerose difficolta'", ha proseguito il fondatore di Uber,difficolta' che costringeranno la societa' a "rivedere ilproprio assetto interno". Nonostante i problemi sorti a livello globale, la compagniadi Kalanick non demorde e il suo a.d. avrebbe in mente ditrasformare Uber in una societa' di servizi a 360 gradi: viaggiin auto, consegna pasti e bevande. L'intento e' di trasformareUber in "una compagnia formata da freelance pronti a fare daautisti, pony express, gelatai e ristoratori on demand". (AGI).
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