Strage Cassano: la pagina piu' nera della 'Ndrangheta
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Strage Cassano: la pagina piu' nera della 'Ndrangheta

Strage Cassano: la pagina piu' nera della 'Ndrangheta

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(AGI) - Roma, 12 ott. - "Da ieri non abbiamo piu' notizie diloro". E' l'ora di pranzo del 17 gennaio 2014 quando GiuseppeIannicelli junior, 24 anni, si presenta nella tenenzacarabinieri di Cassano allo Jonio per denunciare la scomparsadi Giuseppe Iannicelli, 52 anni, di Ibtissam Touss, 27 anni, edi Nicola Campolongo Junior, 3 anni. "Ieri, intorno alle 16,30- racconta ai militari - papa' mi ha detto che sarebbe andatoin farmacia a Sibari a comprare un medicinale che non avevatrovato a Cassano ma che sarebbe tornato subito. E' da ierisera che io e mia sorella Simona li chiamiamo, ma i cellularidi papa' e di Ibtissam risultano irraggiungibili". Le ricerche scattano immediate, c'e' la paura che possaessere accaduto qualcosa di brutto: Giuseppe Iannicelli haprecedenti per spaccio di stupefacenti, e legami con gli"zingari" cassanesi, con i quali pero' da tempo sarebbe entratoin rotta di collisione: una delle prime persone alle qualichiedono notizie i figli e' il suo legale, nella paura - oforse nella speranza - che sia stato arrestato. L'epilogo del "giallo", il piu' tragico, arriva alle 7,10del 19 gennaio quando i carabinieri allertati da alcunicacciatori, trovano in localita' Fiego, podere Scorza, aCassano allo Jonio, la Fiat punto di Iannicelli: all'interno cisono i cadaveri quasi completamente carbonizzati di due adultie un bambino. Dai primi rilievi emerge chiaramente che si e'trattato di un agguato, meglio di un'esecuzione: prima diessere bruciati, i tre sono stati uccisi da colpi di pistolasparati alla testa e da dietro. Non ci sono dubbisull'identita' delle vittime, e la conferma del dna arrivascontata: per fortuna dall'autopsia arriva anche la riprova chela combustione dei corpi e' avvenuta dopo la morte. Sono in tanti a condannare l'efferato omicidio, tra loroPapa Francesco che in occasione dell'Angelus del 26 gennaiorivolge un pensiero e una preghiera al piccolo Coco'. Il 6febbraio si celebrano i funerali, con il piccolo feretroportato nella piazza mentre in cielo volano palloncini bianchi."Questa terra manca di progetti concreti e della condivisionedi tutti", dice nell'omelia don Silvio Renne, parroco dellachiesa di San Francesco d'Assisi; "e non si deve pensare allavendetta, perche' la vendetta porta nel baratro". "E' stata unabarbarie e una ferocia inaccettabile", dice il ministrodell'Interno, Angelino Alfano, che quello stesso giorno aCosenza presiede un Comitato per l'ordine pubblico: "liprenderemo e non gliela perdoneremo", promette. Le indagini puntano subito sul mondo della droga, ma illavoro degli investigatori procede per mesi in un difficileincrocio di testimonianze, di immagini riprese dallevideocamere di videosorveglianza, di tabulati telefonici, diperizie. Alla fine, l'ipotesi iniziale, quella di una"trappola" preparata con cura, prende definitivamente corpo egli investigatori identificano i due presunti killer. Sarebberostati Cosimo Donato, alias "Topo", e Faustino Campilongo, detto"Panzetta", a uccidere Iannicelli, il nipotino e Ibtissam.(AGI).
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