(AGI) - Rho (Milano), 28 mag. - Non sono mancate una citazionedi Papa Francesco, l'omaggio a Michele Ferrero e ilringraziamento a Diana Bracco. E nel suo discorso, ilpresidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha toccato diversiargomenti, dall'Europa alla contrattazione, con un'attenzionealla ripresa e con una buona dose di ottimismo: l'Italia,sostiene il leader degli industriali, puo' tornare a diventareun paese leader.
Ecco in 'pillole' il discorso di Squinzi.
- CRESCITA. L'Italia puo' aspirare a diventare un leader alivello europeo ma bisogna aiutare la crescita ossia "igermogli del cambiamento vanno protetti, difesi e aiutati acrescere"
- RIFORME. "L'Italia puo' aspirare a diventare un leader alivello europeo ma bisogna aiutare la crescita ossia "igermogli del cambiamento vanno protetti, difesi e aiutati acrescere"
- "MANINA" ANTI-IMPRESA. Nelle 'pieghe' di alcuniprovvedimenti del Governo, segnala Squinzi, "ogni tanto" spuntauna "manina anti-impresa", figlia di una "culturaanti-industriale". "Da noi la cultura anti-industriale e' benradicata - ha detto - le migliaia di norme che si sonostratificate negli anni per rendere dura la vitadell'imprenditore hanno avuto un certo successo. Anche conquesto Governo che pure pare piu' attento, la maninaanti-impresa ogni tanto si esercita nelle pieghe deiprovvedimenti assunti nei diversi livelli istituzionali".
- EXPO. "Siamo qui per testimoniare che noi all'Esposizioneuniversale abbiamo creduto fin dall'inizio. Come potete vedere,non ci sbagliavamo".
- PENSIONI E WELFARE. "Sul welfare e' giunto il tempo diavviare un approfondimento complessivo: sugli ammortizzatorisociali e sulla bilateralita', sulle politiche attive, suiservizi del lavoro e una formazione adeguata alle evoluzionidei mercati e, ovviamente, avere chiari quali siano gliorientamenti del governo in tema di pensioni, per gestire piu'responsabilmente il tema dell'invecchiamento attivo".
- GRECIA. L'eventuale defaultdella Grecia, anche senza l'uscita dalla moneta unica"sicuramente non aiuterebbe il rilancio dell'economia europea ela timida ripartenza italiana".
- BCE. "A oggi la sola istituzione che agisce davvero perl'integrita' e il rilancio dell'economia e' la Bce guidata daMario Draghi".
- SPESA. "La determinazione sara' fondamentale nellarevisione e riduzione della spesa pubblica, su cui purtropponon si avverte alcun segno di inversione".
- INVITO AL GOVERNO. "Oggi non ho richieste ne' intendolamentarmi con il Governo di alcunche'. Gli chiedosemplicemente di non smarrire la determinazione": ladeterminazione e' "la precondizione necessaria, indispensabile,per cambiare il nostro Paese e perche' i compiti tuttorapendenti e in attesa di soluzione da anni, sono molto ma moltoimpegnativi".
- PMI. La piccola e media impresa "sta cambiando l'abito incorsa, e' la chiave italiana per svoltare", e da queste "devononascere le nuove multinazionali tascabili e i grandi campioniindustriali dei prossimi decenni".
- CONTRATTAZIONE. Avanti nella definizione di nuove regole perla contrattazione perche' "non completare il quadro sarebbe unerrore".
- EUROPA. "Da europeista convinto lo dico con granderammarico, quella di oggi non e' l'Europa che mi piace. Siamodiventati il continente della bassa crescita, ci siamodimenticati dei valori reali. Ci siamo aggrappati con pocalungimiranza a un rigorismo eccessivo, ma la sfida e' tuttadiversa, e' tutta politica e civile". Serve quindi un "colpod'ala", "un progetto politico e una visione comune" senza dicui l'Europa "non riuscira' a rispondere ai bisogni complessidei cittadini e dell eimprese e lascera' dietro di se' una sciadi simboli freddi, burocratici, alimentando solo derivepopuliste". (AGI)