Ruby bis: una lunga vicenda tra 'nera',politica e gossip
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Ruby bis: una lunga vicenda tra 'nera',politica e gossip

Ruby bis: una lunga vicenda tra 'nera',politica e gossip

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(AGI) - Milano, 22 set. - Una lunga vicenda che ha preso il viadi riflesso a quella principale che ha interessato SilvioBerlusconi e che ha diviso gli schieramenti tra colpevolisti einnocentisti e mischiato verita' giudiziaria, politica egossip. Questo e' stato il procedimento Ruby bis arrivato oggiin Cassazione. Queste le tappe principali:- 14 gennaio 2011: i pm di Milano Pietro Forno, AntonioSangermano e il procuratore aggiunto Ilda Boccassini notificanoun avviso di garanzia a Lele Mora, Nicole Minetti ed EmilioFede con le accuse di induzione e favoreggiamento dellaprostituzione, anche minorile, nell'ambito dell'inchiesta suifestini 'a luci rosse' ad Arcore con al centro Ruby. Un avvisodi garanzia viene inviato anche a Silvio Berlusconi perconcussione e prostituzione minorile. A carico dell'ex premieri magistrati ritengono ci sia l'evidenza della prova e, perquesto, la sua posizione viene stralciata e i pm chiedono perlui il giudizio immediato. Per gli altri tre indagati siprocede con il rito ordinario. - 29 gennaio 2011: Trapelano alcune intercettazionicontenute nella richiesta di autorizzazione alle Camereinoltrata dai pm per perquisire l'ufficio di Spinelli. In unadi queste, risalente a circa un anno prima, Minetti, parlandodi Berlusconi, si sfoga: "Tu hai mai sentito dire dalla suabocca: 'oh, fermi un attimo, guarda che lei e' una bravaragazza'? Lui pur di salvare il suo c... flaccido non se nefrega di niente". - 3 ottobre 2011: il gup di Milano, Maria Grazia Domanico,rinvia a giudizio Mora, Fede e Minetti. - 15 marzo 2011: I pm chiudono le indagini su Mora, Fede eMinetti, accusati di aver indotto alla prostituzione 34 ragazzetra cui la minorenne, all'epoca dei fatti, Ruby. I pm delineanoi ruoli dei tre indagati nel 'sistema Arcore'. La exconsigliere regionale del Pdl e' accusata di avere intermediato"la sistematica erogazione di corrispettivi per l'attivita' diprostituzione svolta previo assenso di Silvio Berlusconi per iltramite del suo fiduciario Giuseppe Spinelli" e di avereorganizzato "l'accompagnamento da Milano ad Arcore di alcunepartecipanti alle serate mettendo a disposizione le proprieautovetture". Nelle carte i pm ricordano anche che "la Minettisi occupava della concessione in comodato d'uso alle ragazzedelle abitazioni in via Olgettina". Secondo la procura, Fede siadoperava, anche con Mora, "per l'individuazione delle giovanidonne disposte a prostituirsi presso la residenza ad Arcore diSilvio Berlusconi, informandosi personalmente sullecaratteristiche fisiche delle ragazze disponibili e valutandodi persona la rispondenza dei requisiti estetici; organizzavainoltre l'accompagnamento da Milano ad Arcore di alcune dellepartecipanti, inducendo e favorendo l'attivita' diprostituzione". - 21 novembre 2011: comincia il processo davanti ai giudicidella quinta sezione penale, presieduti da Anna Maria Gatto. - 17 maggio 2013: Ruby viene sentita in aula cometestimone. Racconta che la Minetti "rimase in intimo durantealcuni balli sensuali ad Arcore". Nega i rapporti sessuali apagamento con Berlusconi, dice di avere raccontato ai pm tante"cavolate". - 31 maggio 2013: il pm Antonio Sangermano comincia larequisitoria parlando di "macroscopica notizia di reato".Accusa gli imputati di sapere che Ruby era minorenne e chiedesette anni di carcere per tutti e tre, oltre all'interdizioneperpetua dai pubblici uffici. - 7 giugno 2013: Nicole Minetti rende dichiarazionispontanee. Afferma di avere amato di amore "vero" Berlusconi,accusa i pm di "malcelato moralismo" e sostiene di non averemai organizzato le serate ad Arcore, ne' di essersi occupatadegli inviti delle ragazze. - 28 giugno 2013: Lele Mora rilascia dichiarazionispontanee e, anche se nega di aver mai spinto alcuna ragazza aprostituirsi a villa San Martino, non esita a dire che lavicenda ha rappresentato un caso di "dismisura, abuso di poteree degrado". Poi pero', fuori dall'aula del procedimento innestala retromarcia: "Ad Arcore non c'e' stato nulla di male". Tuttele difese, nelle loro arringhe, chiedono l'assoluzione. - 19 luglio 2013: i giudici condannano a 7 anni Lele Moraed Emilio Fede e a 5 anni Nicole Minetti. - 15 luglio 2014: inizia il processo d'appello- 13 novembre 2014: La Corte d'Appello di Milano ribadisce lacondanna di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Fede si e'visto abbassare la pena da sette anni a quattro anni e diecimesi. Quanto a Nicole Minetti, i giudici le hanno 'limato' lapena da cinque a tre anni per la concessione delle attenuantigeneriche. Lele Mora considera invece una "vittoria che miemoziona" il verdetto che lo ha condannato a sei anni e un mesedai sette del primo grado. (AGI).
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