Roma - Quasi 40 anni di carriera tra sfide pionieristiche e polemiche clamorose, sempre al centro della cronaca per i suoi record (fece scalpore il caso della donna di 63 anni che, grazie a lui, nel 1994 diventò la piu' anziana partoriente al mondo) e per le sue invettive. Severino Antinori, classe 1945, è indubbiamente uno dei "padri" della fecondazione assistita in Italia. Laureato in medicina nel 1972 a Roma, inizia occupandosi di medicina e biologia veterinaria, ma ben presto si orienta su ostetricia e ginecologia, approfondendo soprattuto gli studi sulle dinamiche riproduttive e sulla fertilità. Lavora all'ospedale Regina Elena, e nel 1982 apre la sua prima clinica privata a Roma, dove nel 1986 comincia ricerche pionieristiche sull'iniezione intracitoplasmatica di sperma. Nel 1989 inizia a sperimentare la fecondazione in vitro anche alle donne che hanno già raggiunto la menopausa: con il suo aiuto nel 1994 Rossana Della Corte, a 63 anni, rimane incinta e rese Antinori celebre nel mondo. Non contento, si cimenta nella clonazione umana: nel 2002 annuncia di aver usato la clonazione per indurre la gravidanza in tre donne. La nascita del primo dei tre bambini clonati era prevista per il gennaio 2003, ma poi non se ne hanno piu' notizie. Ha lavorato a Roma nel suo centro R.A.P.R.U.I. ("Ricercatori Associati per la Riproduzione Umana e l'Infertilità di Coppia"), insieme - tra gli altri - alla moglie e alle figlie Stella e Monica, attività che poi ha lasciato dopo la separazione traumatica con la moglie.
Oggi la sua attività è rivolta alla clinica Day-Surgery Matris di Milano, un Centro Internazionale di Procreazione medico assistita di III Livello specializzata in Medicina della Procreazione, Ginecologia, Andrologia, dove avrebbe compiuto il prelievo forzato di ovuli da una paziente, accusa che ha portato al suo arresto a Roma. Numerose le sue polemiche contro la Chiesa e i governi italiani, soprattutto sulla legge 40, definita "barbara e medievale" in numerose occasioni, e sul divieto di fecondazione eterologa, poi caduto con le sentenze dei tribunali. Due anni fa fu protagonista di un clamoroso braccio di ferro con il ministro Lorenzin: lui annuncia la "prima gravidanza ottenuta con l'eterologa in Italia", il ministro, in assenza di linee guida, invia i Nas alla Matris di Milano, che sequestrano gli embrioni. Il ginecologo per tutta risposta proclama lo sciopero della fame a oltranza: "mi lascio morire", scandiva. La vicenda si chiude in modo lapidario: "Nessuna evidenza che alla Matris ci siano state gravidanze da eterologa", sentenziano i Nas. Di Antinori sono celebri, come si accennava, anche le liti familiari, che hanno portato a separazioni dolorose (anche sul piano professionale): nemmeno un mese fa la moglie e le figlie lo hanno accusato di stalkeraggio e maltrattamenti, tanto che il tribunale gli ha interdetto l'ingresso a Roma e Provincia (misura disattesa, visto che oggi è stato arrestato proprio nella Capitale). Per qualcuno è un 'Frankenstein' della fecondazione, spregiudicato e ambizioso, per altri, per moltissime delle donne che ha seguito, un pioniere in grado di regalare un figlio anche a casi disperati. (AGI)