Nobel Pace: premiata unica storia di successo Primavera araba
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Nobel Pace: premiata unica storia di successo Primavera araba

Nobel Pace: premiata unica storia di successo Primavera araba

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(AGI) - Oslo, 9 ott. - Con il Premio Nobel per la Paceassegnato al Quartetto per il Dialogo nazionale in Tunisia, ilComitato del Nobel di Oslo ha voluto premiare l'unica storia disuccesso della Primavera araba, di cui Tunisi e' stata laculla. La Tunisia ha infatti assistito a una transizionedemocratica in cui gli islamisti hanno governato e poi cedutoil potere e in cui proprio la societa' civile di cui ilQuartetto e' espressione ha contribuito a scrivere una nuovaCostituzione. Una transizione messa a dura prova quest'anno dall'attentati del 18 marzo al museo nazionale del Bardo, incui morirono 21 turisti, e dalla strage sulla spiaggia diSousse, il 26 giugno, con il massacro di 39 turisti. Il quartetto e' stato premiato per "il suo decisivocontributo alla costruzione di una democrazia pluralista inTunisia alla luce della 'rivoluzione dei gelsomini' nel 2011".Perche' nonostante i due sanguinosi attentati, la Tunisia e'l'unico modello riuscito di 'primavera araba': ha approvato unanuova carta costituzionale, frutto di mediazione tra partitimolto diversi tra loro e che esclude la 'sharia'; ha isolatol'estremismo e adesso si pone come un modello per ilcircostante panorama arabo musulmano, agitato dai conflitti inLibia, Siria e Yemen e dalle turbolenze in Egitto. Il quartettoe' formato da quattro organizzazioni della societa' civile: ilpotente sindacato generale dei lavoratori, Ugtt, il sindacatopatronale Utica, l'Ordine degli avvocati e la Lega Tunisina peri Diritti Umani. Ed e' nato nell'estate 2013 all'indomani didue clamorosi omicidi politici che scatenarono settimane diproteste: all'inizio di febbraio 2013, l'omicidio di ChokriBelaid, oppositore al governo dell'epoca filo-islamico, e aluglio, quello di un altro notissimo oppositore, MohamedBrahimi. Sull'orlo di una nuova guerra civile, "quando ilprocesso di democratizzazione rischiava di frantumarsi per gliomicidi politici e un diffuso malcontento sociale", ilquartetto -si legge nella motivazione del premio assegnato dalcomitato norvegese dei Nobel- "ha dato vita a un processopolitico pacifico alternativo"; ed e' stato "determinante perconsentire alla Tunisia, nel giro di pochi anni, di creare unsistema costituzionale di governo che garantisce i dirittifondamentali di un'intera popolazione, a prescindere dal sessodalle convinzioni politiche e dal credo religioso". A partiredall'esperienza in vari ambiti e settori della societa', ilquartetto ha infatti saputo svolgere un ruolo di mediazione tragli islamisti e gli oppositori, obbligandoli "con grandeautorita' morale" a far uscire il Paese dalla paralisiistituzionale. Il Paese nordafricano, come dimostrano i due attentati diqualche mese fa, si trova ancora ad affrontare importanti sfidepolitiche, economiche e di sicurezza e il Comitato del Nobel havoluto in questo modo contribuire a salvaguardare la democraziatunisina e fare in modo che sia "un'ispirazione per tuttiquelli che cercano la pace e la democrazia in Medio Oriente, inNord Africa e nel resto del mondo". "Soprattutto il premiovuole essere un messaggio di incoraggiamento al popolo tunisinoche, nonostante le grandi sfide, ha gettato le basi per unafratellanza nazionale che il Comitato spera serva di esempioper altri Paesi". Il riconoscimento, dotato di un premio pari a 8 milioni dicorone svedesi (855mila euro), e' per il quartetto e non per lequattro organizzazioni che lo compongono in forma individuale. La consegna e' in programma a Oslo il 10 dicembre. (AGI).
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