Maltempo: alluvione Gallura, chiuse 5 inchieste; oltre 30 indagati
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Maltempo: alluvione Gallura, chiuse 5 inchieste; oltre 30 indagati

Maltempo: alluvione Gallura, chiuse 5 inchieste; oltre 30 indagati

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(AGI) - Olbia, 19 nov. - Sono cinque le inchieste sulla tragicaalluvione che ha causato tredici morti in Gallura nel novembredel 2013 e di cui ieri si e' celebrato l'anniversario. Per unadi esse, quella che riguarda la mancata divulgazionedell'allarme comunicato dalla protezione civile nazionale e lamorte di dieci persone (tra cui due bambini) il capo dellaprocura di Tempio, Domenico Fiordalisi, ha chiesto ieri ilrinvio a giudizio di sei persone: si tratta dei sindaci diOlbia, Gianni Giovannelli e di Arzachena, Alberto Ragnedda, didue dirigenti comunali di Olbia, Antonello Zanda (manutenzioni)e Gabriella Palermo (lavori pubblici), di un dirigente dellaprovincia di Olbia-Tempio, Federico Ferrarese Ceruti (ambiente)e del responsabile della protezione civile del Comune di Olbia,Giuseppe Budroni. Per quanto riguarda il caso delle tre persone morte mentretransitavano in auto sulla strada provinciale Olbia-Tempio,collassata a causa del cedimento di un ponte in localita' MontePino, e' stato notificato l'avviso di concluse indagini a seitra dirigenti della Provincia, progettisti e tecnici: GiuseppeMela, Francesco Prunas, Pasquale Russo, Giuseppe Muzzetto,Antonio Zuddas e Graziano Sini. Il pm Angelo Beccu, titolaredell'inchiesta, ipotizza nei loro confronti anche il reato disottrazione di documenti. Una terza inchiesta, curata dal pm Elisabetta Atzori, vedesotto accusa due operai dell'Anas, Salvatore Ledda, 50 anni diQuartucciu e Ignazio Francesco Tuffu, 44 anni, di Nuoro che, lasera del 18 novembre nelle campagne di Olbia, restarono chiusiin auto, respingendo i solleciti di Pietro Mariano a dare unamano per salvare Francesco Mazzoccu e il figlioletto Enrico,poi travolti dall'onda di piena. Il caso dei quattro componenti una famiglia brasiliana(padre, madre e due figli) morti in un seminterrato inlocalita' Mulinu Vecchio, ad Arzachena, si e' chiuso conl'avviso di concluse indagini notificato, a Biella, allaproprietaria della casa, Brunetta Poggianti. Sono infine 18 le persone implicate nell'inchiesta,condotta dal pm Fiordalisi, che riguarda lo sviluppourbanistico della citta' di Olbia in relazione al rischioidrogeologico e le modifiche al reticolo dei canali cittadini.L'avviso di concluse indagini e' stato notificato al sindaco,Gianni Giovannelli, agli assessori ai lavori pubblici, DavideBacciu e all'Urbanistica, Carlo Careddu e ai loro predecessori,Gesuino Satta e Marzio Altana, ai dirigenti comunale ai lavoripubblici, Gabriella Palermo, alle manutenzioni, AntonelloZanda, all'urbanistica, Costantino Azzena, al dirigenteprovinciale dell'ambiente, Federico Ferrarese Ceruti, all'exdirigente del settore tecnico di Olbia, Mauro Scanu. L'elencoprosegue con una serie di responsabili della procedura di garaper la pulizia dei canali e dei lavori di sistemazione del rioSiligheddu e del rio Gadduresu: Gianluca Vidale, SebastianoMeloni, Luigi Sanna, Sergio Usai, il funzionario regionaleCesare Marras, l'ingegnere Claudio Vinci, il progettistacagliaritano Michele Territo. Avviso di concluse indagini ancheper Francesco Pisanu, progettista della casa in cui ha perso lavita Maria Massa. Restano aperti altri due fascicoli relativi all'alluvionedel 18 novembre. Riguardano il deragliamento del treno perSassari nel tratto Olbia-Enas e il caso del Pai (piano diassetto idrogeologico) consegnato incompleto e in forte ritardo al Comune di Olbia e che, nei giorni scorsi, e' statofinalmente aggiornato. (AGI).
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