Lavoro: Cgil, serve 'Piano Lavoro', senza il Paese non riparte
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Lavoro: Cgil, serve 'Piano Lavoro', senza il Paese non riparte

Lavoro: Cgil, serve 'Piano Lavoro', senza il Paese non riparte

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(AGI) - Roma, 28 nov. - I dati sulla disoccupazione diffusioggi dall'Istat dimostrano che "se non riparte il lavoro, ilpaese non cresce: serve un 'Piano del Lavoro' e anche perquesto continuiamo la nostra mobilitazione, a partire dallosciopero generale Cgil e Uil del prossimo 12 dicembre". Adaffermarlo e' il segretario confederale della Cgil, SerenaSorrentino, in merito ai dati sul lavoro diffusi oggidall'Istat e dal Ministero del Lavoro con le prime rilevazionidelle comunicazioni obbligatorie del terzo trimestre dell'anno.In merito al commento del presidente di Confindustria suinumeri forniti oggi dall'istituto statistico, la dirigentesindacale fa notare: "Squinzi dice che i dati non losorprendono? A noi sorprende la dichiarazione del presidente diConfindustria. Ma non erano le imprese a dover trainare lacrescita? Hanno rivendicato il Jobs Act, cosi' come stannoincassando con la legge di stabilita', eppure non abbiamo vistoalcun impegno per far crescere l'occupazione. Anziche'sorprendersi, perche' gli industriali non ci dicono quantiposti di lavoro creera' la tanto rivendicata cancellazionedell'articolo 18 o il demansionamento? Si continua a chiedereresponsabilita' e sacrifici ai lavoratori ma il governo nonchiede nulla alle imprese per far ripartire l'occupazione". Inriferimento ai numeri diffusi oggi dal Ministero del Lavoro, inattesa dei dati ufficiali sulle Comunicazioni Obbligatorie peril terzo trimestre del 2014, Sorrentino sottolinea che"sembrano in distonia con quelli diffusi oggi dall'Istat cheparlano invece di una perdita di occupati nel mese di ottobredi 55 mila unita' mentre il Ministero certifica addirittura unaumento. In generale emerge, al di la' delle cifre, la crescitadella disoccupazione, in particolare giovanile, che sottolineala necessita' di costruire un 'Piano per il Lavoro', comerivendichiamo nelle ragioni dello sciopero generale di Cgil eUil per il prossimo 12 dicembre". "Significativo - prosegue ladirigente sindacale - rimane il dato dei licenziamenti, come sievidenzia dalla nota del Ministero del Lavoro, che si attestaintorno alle 200 mila unita' anche nel terzo trimestre del2014, conferma che anche prima del Jobs Act la flessibilita' inuscita era molto ampia e che non servono ulteriori incentiviper liberalizzare i licenziamenti ma, casomai, stimoli alladomanda per rilanciare l'occupazione". (AGI).
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