Isis: da fatwa sui down a strage gay, gli orrori del califfato
Roma - L'Isis non risparmia nemmeno i genitori. Una madre siriana e' stata assassinata a sangue freddo dal figlio ventenne con l'intento di dimostrare la fedelta' al califfo. La donna, di soli 40 anni, era 'colpevole' di aver tentato di tutto per convincerlo ad abbandonare lo Stato Islamico. Quello avvenuto a Tabaka e' solo l'ultimo di una lunga serie di orrori di un regime che fa della spettacolarizzazione della morte il suo marchio di fabbrica. 17 dicembre - Due prigionieri al-Qaeda vengono fatti esplodere. In un video, le Brigate dei Martiri di al-Yarmuk, legati all'Isis, fanno saltare in aria con cariche esplosive due uomini dell'organizzazione rivale, i qaedisti del Fronte al-Nusra.14 dicembre - Una fatwa autorizza i miliziani del califfato a uccidre i bimbi down o nati con qualche malformazione. Assassinati, con iniezioni letali o soffocati, quasi 40 bambini.
La Cnn racconta l'orrore di Hanan, 19 anni, schiava yazida venduta al 'mercato'. Un mercato della carne dove centinaia di giovani donne, ridotte in schiavitu', attendono i compratori che le portano via verso un altro inferno: un matrimonio forzato fatto di botte e violenze sessuali. La 19enne yazida, Hanan, viene rapita dagli jihadisti dell'Isis in Iraq convinti, come recita il magazine dello Stato islamico, che "rendere schiavi le famiglie degli infedeli e prendere le loro donne come concubine e' un aspetto stabilito fermamente dalla Sharia". 7 aprile - "Ho visto due miliziani dell'Isis che tiravano caklci a una testa decapitata come se giocassero a pallone": il racconto choc arriva da un adolescente palestinese, fuggito dal campo profughi di Yarmuk, alle porte di Damasco. Amjaad Yaaqub, 16 anni, e' riuscito a salvarsi poiche' i miliziani lo hanno dato per morto dopo averlo aggredito e picchiato. "Sono venuti nella mia casa a cercare mio fratello che fa parte dei Comitati popolari palestinesi. Mi hanno picchiato finche' non sono svenuto e hanno pensato che fossi morto", ha raccontato il ragazzo, che ha ancora un occhio gonfio e il mento tumefatto. 3 febbraio - L'orrore sbarca ancora una volta sul web, rilanciato dai social network. Un video mostra il pilota giordano, Muad Kasasbeah bruciato vivo. L'uomo e' chiuso in gabbia con una lingua di fuoco che procede verso di lui; subito dopo appare avvolto dalla fiamme e in un'altra sequenza si vedono i resti del corpo carbonizzato. 20 gennaio - Orrore a Mosul: 13 bambini vengono uccisi per aver visto partita tv. Qualche giorno prima un video girato sempre a Mosul documentava l'esecuzione di sue uomini accusati di omosessualita' e gettati giu' da una torre. (AGI)
(8 gennaio 2016)