Gucci: 90 anni di storia tra gloria e 'terremoti'
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Gucci: 90 anni di storia tra gloria e 'terremoti'

Gucci: 90 anni di storia tra gloria e 'terremoti'

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(AGI) - Milano, 12 dic. - Gucci ha 93 anni e ha festeggiato treanni fa i primi novanta aprendo un museo omonimo a Firenze,dove tutto e' cominciato nel 1921. Da allora a oggi il gruppoha cambiato pelle piu' di una volta, attraversando terremoti inserie, rivoluzioni proprietarie e creative, dai quali e' pero'finora emersa intatta la forza del marchio delle 'G'incrociate. LA FONDAZIONEGuccio Gucci, nato a Firenze nel 1881, lavora per anni in unhotel di lusso di Londra. Decide di rientrare nella sua citta'd'origine per creare un'azienda specializzata in pelletteriaartigianale, dove fondere il gusto aristocratico della capitalebritannica con l'attenzione al dettaglio degli artigianitoscani. Dal piccolo negozio a Firenze, aperto nel 1921 e dovenacque il 'morsetto' simbolo della maison in risposta allapassione dei nobili clienti per l'equitazione, all'espansionefino al centro di Roma e, di li', fuori dai confini nazionaliil passo e' (relativamente) breve. Alla morte, nel 1953, GuccioGucci lascia ai figli Aldo, Rodolfo, Ugo e Vasco una casa dimoda che era gia' divenuta icona di stile. GLI ANNI SESSANTA E IL TRIONFO A HOLLYWOODDalla sperimentazione dei materiali alla banda con il tricolorefino al logo delle due G incrociate, sono gli anni Sessanta eSettanta a sancire il trionfo di Gucci. Le star di Hollywood,da Liz Taylor a Grace Kelly, e poi la 'first lady' JackieKennedy, in nome della quale fu creata la borsa 'Jackie O',trainano la crescita di Gucci fino all'Oriente. Al timone ifratelli Aldo e Rodolfo Gucci. Dopo anni di espansione, maanche di lotte in famiglia, la maison diventa una societa' perazioni nel 1982, guidata dal figlio di Rodolfo, Maurizio,titolare del 50%LE GUERRE IN FAMIGLIA E LA VENDITA DEL GRUPPOLe liti nella grande famiglia Gucci, giunta ormai alla terzagenerazione, diventano cronaca e ispirano libri, come quellodel 1987 del giornalista statunitense Gerald McKnight daltitoli 'Gucci, a house divided'. Aneddoti, esposti, matrimoni emandati di cattura. E ancora, sequestri di azioni, stangatefiscali e fughe all'estero. Alla 'soap opera' della riccafamiglia non manca nulla e l'azienda, cui la conduzionefamigliare non si addice piu', a poco a poco passa di mano.Investcorp, una finanziaria anglo-araba, tra la fine deglianni Ottanta e i primi anni Novanta assume il controllo delgruppo, acquistando infine le quote di Maurizio conun'operazione, finanziata dai fondi sovrani emiratini, chesecondo le indiscrezioni sarebbe costata 200 miliardi di lire.Quando, la mattina del 27 marzo 1995, Maurizio Gucci vieneassassinato sulla porta della sua abitazione di Milano(mandante la ex moglie Patrizia Reggiani), aveva venduto gia'da due anni la sua quota del gruppo. IL RILANCIO TARGATO TOM FORDE' il 1994 quando Tom Ford, designer americano tra i piu'blasonati, diventa direttore creativo di Gucci. Per il marchio,in fase calante, e' una rivoluzione. Rivoluzione anchesocietaria, condotta dall'amministratore delegato, Domenico DeSole: nel 1998 Gucci sbarca in Borsa, a Wall Street e adAmsterdam, e un anno dopo si allea con il colosso francese Ppr(oggi Kering). In dieci anni Gucci torna nell'olimpo del lusso.Nel 2004 la coppia 'Tom-Dom' lascia Firenze per dare vita algruppo Tom Ford. LA BATTAGLIA KERING-LVMH E L'EPOCA FRIDA GIANNININegli anni di Tom Ford, i due colossi del lusso francese Lvmhdi Bernard Arnault e Ppr-Kering di Francois Pinault ingaggianouna guerra per il controllo di Gucci. Entrambe hanno una quotadella maison (Lvhm rileva anche il 10% che nel 1998 Prada avevarastrellato a Wall Street) e la battaglia, nel 1999, arriva intribunale. L'accordo tra i due combattivi signori del lussoviene raggiunto nel 2001 e, nel 2004, Pinault compradefinitivamente la Gucci spa attraverso un'opa. La societa'lascia prima la Borsa americana e poi quella olandese e diventail fiore all'occhiello del gruppo Kering, un colosso che oggiha quasi 10 miliardi di fatturato ed e' titolare di marchi comeBottega Veneta, Sergio Rossi e Pomellato. Sul fronte creativo,Tom Ford viene sostituito dalla bergamasca AlessandraFacchinetti, la primogenita del cantante dei Pooh scelta dalcreativo texano e gia' per sette anni stilista di Miu Miu.Restera' pero' solo un anno in Gucci, il tempo di duecollezioni. Il suo posto sara' preso da Frida Giannini, gia'nel gruppo dal 2002; romana, classe 1972, dal 2006 e fino afebbraio 2015, come annunciato oggi, e' direttore creativounico della maison. Al suo fianco, dal 2009, il compagnoPatrizio Di Marco, che dalla parte amministrativa prende inposto del successore di Domenico De Sole, Robert Polet. Tra lealtre cose, nel 2013, Di Marco e' l'artefice del salvataggio,tramite il gruppo Gucci, di Richard Ginori. Sara' sostituitodal nuovo 'pupillo' di Pinault, Marco Bizzarri (AGI)
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