Ebola: identikit del virus killer che spaventa l'Africa
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Ebola: identikit del virus killer che spaventa l'Africa

Ebola: identikit del virus killer che spaventa l'Africa

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(AGI) - Roma, 24 nov. - La malattia da virus Ebola e' unamalattia grave, spesso fatale, con un tasso di mortalita' finoal 90%. La malattia colpisce gli uomini e i primati (scimmie,gorilla, scimpanze'). Ebola e' apparsa la prima volta nel 1976in due focolai contemporanei: in un villaggio nei pressi delfiume Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, e in unazona remota del Sudan. L'origine del virus non e' nota, ma ipipistrelli della frutta (Pteropodidae), sulla base delleevidenze disponibili, sono considerati i probabili ospiti delvirus Ebola. Come si infettano le persone L'Ebola si trasmettenella popolazione umana attraverso lo stretto contatto consangue, secrezioni, tessuti, organi o fluidi corporei dianimali infetti. In Africa, l'infezione e' avvenuta attraversola manipolazione degli scimpanze', gorilla, pipistrelli dellafrutta, scimmie, antilopi di foresta e istrici infetti trovatimalati o morti o catturati nella foresta pluviale. Nelle zone arischio (foresta pluviale dell'Africa Sub-sahariana) e'importante ridurre il contatto con gli animali ad alto rischio,quali pipistrelli della frutta, scimmie e primati, nonraccogliere animali morti trovati nelle foreste o manipolare laloro carne cruda. Una volta che una persona sia entrata incontatto con un animale infetto da virus Ebola e abbiacontratto l'infezione, questa puo' diffondersi all'internodella comunita' da persona a persona. L'infezione avviene percontatto diretto (attraverso ferite della pelle o mucose) conil sangue o altri fluidi corporei o secrezioni (feci, urine,saliva, sperma) di persone infette. L'infezione puo'verificarsi anche in caso di ferite della pelle o delle mucosedi una persona sana che entra in contatto con oggetticontaminati da fluidi infetti di un paziente con Ebola, qualivestiti e biancheria da letto sporchi dei fluidi infetti o aghiusati. Gli operatori sanitari sono stati spesso i piu' espostial virus durante la cura dei pazienti con Ebola, come confermail caso del medico italiano di Emergency. Questo accadeperche', in particolare nelle prime fasi di un epidemia, nonindossano dispositivi di protezione individuale (ad esempio iguanti) quando assistono i pazienti. Gli operatori sanitari ditutti i livelli del sistema sanitario - ospedali, cliniche ecentri sanitari - delle aree a rischio dovrebbero essereinformati, prima possibile, sulla natura della malattia, sullemodalita' di trasmissione e seguire rigorosamente leprecauzioni raccomandate per prevenire l'infezione. Possonosvolgere un ruolo nella trasmissione di Ebola anche lecerimonie funebri in cui le persone hanno contatti diretti conil corpo del defunto. Le persone decedute per Ebola, infatti,devono essere maneggiate con indumenti protettivi e guanti edessere sepolte immediatamente. Le persone sono contagiose finoa quando il sangue e le secrezioni contengono il virus. Perquesto motivo, per evitare di infettare chiunque altro nellacomunita', i pazienti infetti devono essere attentamentemonitorati dai medici e sottoposti a test di laboratorio, pergarantire che il virus non sia piu' in circolo, prima del lororitorno a casa. Gli uomini, guariti dalla malattia, possonoancora trasmettere il virus a partner attraverso lo sperma, perun massimo di sette settimane dopo la guarigione. Per questomotivo e' importante per gli uomini evitare rapporti sessualiper almeno sette settimane dopo la guarigione oppure indossareil preservativo nei rapporti sessuali durante le settesettimane dopo la guarigione. Ma quali sono i sintomi? Comparsaimprovvisa di febbre, intensa debolezza, dolori muscolari, maldi testa e mal di gola sono i segni e sintomi tipici, seguitida vomito, diarrea, esantema, insufficienza renale ed epaticae, in alcuni casi, emorragia sia interna che esterna. Gli esamidi laboratorio includono globuli bianchi e piastrine bassi edaumento degli enzimi epatici. Il periodo di incubazione ol'intervallo di tempo dall'infezione alla comparsa dei sintomie' tra i 2 e i 21 giorni. Il paziente diventa contagioso quandocomincia a manifestare sintomi, non e' contagioso durante ilperiodo di incubazione. I pazienti gravemente malatinecessitano di terapia intensiva, sono spesso disidratati ehanno bisogno di liquidi per via endovenosa o di reidratazioneorale con soluzioni contenenti elettroliti. Attualmente nonesiste un trattamento specifico per curare la malattia. Alcunipazienti con terapie mediche appropriate guariscono. Peraiutare a controllare l'ulteriore diffusione del virus, i casisospetti o confermati devono essere isolati dagli altripazienti e trattati da operatori sanitari che attuino rigoroseprecauzioni per il controllo delle infezioni. (AGI).
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