R oma - Era nelle previsioni un successo di pubblico, ma ieri sera in sala ancor piu' e' stato evidente e palpabile il consenso degli spettatori per il grande ritorno di Sabrina Ferilli al Teatro Sistina di Roma. Dopo ben 15 anni l'attrice - apparsa in gran forma e in scena con una freschezza sorprendente - e' tornata nel tempio della commedia musicale italiana proponendo "Signori...le Pate' de la Maison", titolo originario 'Le Prenom' di Matthieu Delaporte - Alexandre De La Patelliere, ironica opera francese diretta da Maurizio Micheli, al suo fianco anche sul palco.
Dopo il grande successo in tutta Italia, lo spettacolo e' in scena al Sistina da ieri a domenica 14 febbraio. Diversi i personaggi dello spettacolo presenti per la prima, tra loro Serena Autieri, Paolo Conticini, Maurizio Mattioli, Giancarlo Magalli, Fiordaliso. "Ritornare sul palco con 'Signori.... le Pate' della Maison', un testo che in Francia ha riscosso grande successo, e' il meglio che potessi desiderare", aveva dichiarato l'attrice alla vigilia dell'appuntamento al Sistina. E con i suoi compagni di viaggio Maurizio Micheli (nella piece Pietro, marito di Gabriella-Sabrina) e Pino Quartullo (nel ruolo di Emanuele, fratello della stessa), l'uno piu' tranquillo e senza voglia di scossoni al menage matrimoniale e l'altro piu' concreto e quasi cinico, ha trascinato il pubblico in questa commedia brillante fatta di ironia e diversi colpi di scena.
Non c'e' niente di meglio di una cena tra le mura domestiche, a base di simpatia e cordialita'; non c'e' niente di piu' rassicurante di una padrona di casa (la Ferilli) in cucina sin dalle prime ore dell'alba per allietare gli ospiti con complicati piatti, su tutti il baccala'; non c'e' niente di piu' tenero di una coppia di innamorati che approfitta di questa cena per annunciare l'arrivo del primo bebe'. Sembra tutto perfetto. Ma ecco che tutto si complica, trasformando la serata in vero pasticcio - non certo quello che si mette in tavola -, fatto di incomprensioni, disaccordi, vecchie storie che sembravano ormai sepolte definitivamente, stravaganze, bizzarrie, azzardi. Il tutto condito con un'ampia dose di ironia, sagacia e situazioni comiche. Buone anche le performance di Massimiliano Giovannetti (nel ruolo dell'amico d'infanzia di Gabriella ed Emanuele e che nasconde un segreto che li coinvolge), di Claudiafederica Petrella (nel ruolo di Arianna, moglie di Emanuele) e di Liliana Oricchio Vallasciani, nel ruolo di Liliana, la madre di Gabriella ed Emanuele, e che alla fin fine risulta essere il personaggio chiave dell'adattamento di Carlo Buccirosso e della stessa Ferilli. Scenografia di Gilda Cerullo, costumi di Andreas Mercante. (AGI)