Russia: mostra celebra arte dimenticata delle citta' industriali
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Russia: mostra celebra arte dimenticata delle citta' industriali

Russia: mostra celebra arte dimenticata delle citta' industriali

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(AGI) - Mosca, 22 set. - Riscoprire attraverso l'artecontemporanea "l'enorme e sconosciuta eredita'", di alcunedelle citta' industriali russe, dove "rimangono tracce di unalunga e importante storia di collaborazione con l'Europa".Cosi' Simon Mraz, direttore del Forum austriaco di Cultura diMosca, ha spiegato ad AGI il progetto da lui curato e che e'stata inaugurata nell'ambito della sesta Biennale di artecontemporanea: la mostra "Nadezhda", che in russo significa"speranza", ma che e' anche il nome del distretto industrialedi Norilsk, conosciuta anche come la citta' del nichel, nellaSiberia settentrionale. Nelle sale della TrekhgornayaManufaktura, ex fabbrica tessile riconvertita a centroespositivo, verranno esposte fino al 25 ottobre fotografie,installazioni, video e sculture di 24 artisti provenienti dasei Paesi europei, compresa la Russia, che hanno esplorato,studiato e poi tratto ispirazione da sette diverse citta':Ekaterinburg, Izhevsk, Ivanovo, Magnitogorsk, Nizhny Novgorod,Norilsk e Vyksa. "E' stata una vera scoperta anche per lamaggior parte degli artisti russi. - ha spiegato Mraz, curatoredella mostra con Nicolaus Schafhausen, direttore della galleriaKunsthalle Wien - Sono nate nuove prospettive su questo Paese".Una volta che l'Unione Sovietica venne istituita, le citta'industriali di nuova costituzione dovevano essere il motore eil cuore pulsante di un nuovo mondo industriale. Sia chefossero luoghi creati apposta in regioni scarsamente popolate -come le famigerate monogorod - o luoghi reinventati da citta'preesistenti, prima della Rivoluzione di ottobre, tuttesimboleggiavano l'idea di una vita migliore in futuro."L'eredita di quel passato e' enorme - ha raccontato ildirettore del Forum austriaco di Cultura - in pochi ricordanol'importanza di queste regioni, la loro storia, il loropotenziale artistico, i contatti che hanno avuto con l'Europa el'estero". Un esempio? Secondo Mraz il piu' significativo e' lacitta' di Magnitogorsk, "che possiamo considerare il progettoarchitettonico piu' radicale del mondo, negli anni '30:un'intera citta' che producesse non solo un'enorme quantita' diacciaio, ma anche proletari, una citta' socialista". Perrealizzare il progetto, riferisce il curatore, arrivaronoarchitetti da tutta l'Europa, lo stesso kombinat per laproduzione di acciaio fu realizzato con l'aiuto degliamericani. La mostra e' il maggiore progetto russo-europeo realizzatonell'ambito della Biennale di Mosca. Gli artisti che vi hannopartecipato sono: Iwan Baan, Fabian Bechtle, Cacilia Brown,Elena Chernyshova, Leon Eisermann, Lukas Feigelfeld, AndreasFogarasi, LaToya Rubino Frazier, Tue Greenfort, Leon Kahane,Dimitry Kawarga, Anfim Khanikov, Ira Korina, Susanne Kriemann,Sonia Leimer, Mish Mash, Igor Moukhin, Yuri Palmin, Hanna Putz,Sergey Sapozhnikov, Nikita Shokhov, David Ter-Organiano e ilcollettivo Where The Dogs Run. Partner dell'esposizione -sponsorizza a da Raiffeisen Bank - e' la Kunsthalle Wien, chepresentera' in Austria il prossimo anno una versione adattatadel progetto. (AGI)
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