“Roma città del Giubileo e di pace”: una mostra al Museo di Castel Sant'Angelo
AGI - Si apre al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo (e fino all'11 settembre) la mostra “Roma città del giubileo. Trasformazioni ed evoluzioni di una città negli Anni Santi”. L’evento, ideato ed organizzato dal Centro europeo per il turismo e la cultura di Roma presieduto da Giuseppe Lepore, in sinergia con la direzione dei Musei Statali della città di Roma e del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo diretti da Mariastella Margozzi, è stato allestito con il contribuito anche i docenti del corso di laurea in Architettura e Design Industriale dell’Università San Raffaele Roma.
(Pietro Fachetti (attr.), “Ritratto di Gregorio XIII”, olio su tela, s.c. cm 50x40, c.c. cm 74x60; Collezione privata)
Oggi più che mai il mondo ha bisogno di speranza, spiegano gli organizzatori in una nota. L’emergenza sanitaria internazionale ed echi di conflitti turbano le nostre coscienze sempre più segnate e smarrite. Ecco perché è importante dare un segno concreto di ripartenza, speranza per il futuro e soprattutto pace. Il prossimo Giubileo del 2025 è quindi un’occasione per svegliare le coscienze di tutti, un momento di riflessione e stimolo per costruire un futuro di fratellanza e pace".
(J.G. Mayr, “Plan et vues de Rome […] Pianta di Roma”, München, 1835, acquaforte, mm 540x645, Inv. 18.P.K.7; Biblioteca Nazionale Centrale di Roma)
La mostra, realizzata anche con il patrocinio del ministero del Turismo, della Regione Lazio (e con il sostegno dell’Università San Raffaele Roma, Intesa Sanpaolo, Terna S.p.a. il Consorzio LGA Service, Italpol e Pernice Editori) è stata pensata non solo per illustrare al grande pubblico la nascita e l’evoluzione di questo grande evento religioso e sociale attraverso i secoli e per celebrare la città che lo ospita: Roma, ma soprattutto per stimolare ad una riflessione: il Giubileo è l’occasione del riscatto morale e della rinascita spirituale.
(Gian Lorenzo Bernini, “Modello della Fontana dei Quattro Fiumi”)
"Un argomento così importante e vasto non può che essere affrontato per tematiche al fine di dare una visione la più completa possibile di come l’evento religioso abbia trasformato, non solo la città, con progetti architettonici, artistici e urbanistici, ma anche e soprattutto come abbia segnato nei secoli e in diversi momenti storici e politici la percezione del sacro e del rapporto stesso con Dio influenzando inevitabilmente la società".
I temi trattati saranno quindi: La nascita del Giubileo e la sua evoluzione dal Medioevo al Rinascimento; I Papi dei Giubilei; La città si trasforma: progetti ed evoluzioni. Il Giubileo oggi: nuovi progetti e nuove speranze.
Le stesse opere scelte per l’esposizione sono una testimonianza concreta di speranza per il loro valore artistico e simbolico. I ritratti papali, le grandi opere architettoniche, le allegorie e gli stessi oggetti sono stimoli per costruire un futuro più umano, ospitale e di pace.
Indissolubile il legame tra Roma e il Giubileo della Chiesa Cattolica. Essi sono stati infatti occasioni per uno sviluppo urbanistico, economico, culturale e artistico della città, con interventi intrapresi negli anni precedenti e successivamente rappresentando per Roma un momento importante per la sua trasformazione ed evoluzione urbanistica.
Gli interventi urbanistici riconducibili agli Anni Santi si possono distinguere in due categorie diverse: la prima è legata alla necessità di accogliere la grande affluenze di pellegrini e allo stesso tempo dare un'immagine di grandezza e magnificenza di Roma; tali progetti vengono in genere attuati negli anni immediatamente precedenti il Giubileo
La seconda tipologia è la conseguenza dell'Anno Santo e comprende tutti quegli interventi realizzati subito dopo la sua celebrazione. In sostanza quasi tutti i Giubilei sono stati delle grandi occasioni che hanno trasformato in maniera sostanziale e duratura l'aspetto di Roma.
La scelta di Castel Sant’Angelo come luogo della mostra non è casuale. Esso rappresenta un luogo importante e simbolico per la storia di Roma, dal periodo romano a quello moderno e contemporaneo, e per i cittadini e pellegrini che hanno affollato la capitale della cristianità nei secoli.
Lo stesso castello è un luogo chiave ed emblematico nella storia della Chiesa cattolica e dei diversi Pontefici che lo hanno vissuto, arricchito e trasformato. Il famoso “passetto”, lungo solo 800 metri e che ancora oggi collega la Città del Vaticano con il territorio italiano, è esso stesso un simbolo di unione e di continuità storica.