Mostre: a Roma 200 reperti archeologi recuperati dalla Gdf
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Mostre: a Roma 200 reperti archeologi recuperati dalla Gdf

Mostre: a Roma 200 reperti archeologi recuperati dalla Gdf

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(AGI) - Roma, 12 ott. - Oltre 200 reperti archeologici inediti,la maggior parte recuperata dalla Guardia di Finanza nel corsodell'attivita' svolta a tutela dei beni culturali. E' la mostra'Symbola. Il potere dei simboli', che si terra' a Roma dalprossimo 16 ottobre al 15 aprile 2016. Ospitata negli ambientidello Stadio di Domiziano, dietro piazza Navona, la rassegnaconsentira' di ammirare opere e manufatti di grande interesseche esplorano il tema della simbologia nell'antichita' dalpunto di vista delle tradizioni funerarie, politico-sociali emagico-religiose. Presentando oggi l'esposizione, il colonnellodelle Fiamme Gialle Massimo Rossi ha spiegato: "Molte delleopere provengono dall'estero, recuperate attraverso attivita'rogatoriale, soprattutto dalla Svizzera e dagli Stati Uniti.Altre, invece, da sequestri giudiziari effettuati sulterritorio nazionale nel corso delle operazioni poste in esserea contrasto degli scavi clandestini". (AGI) - Roma, 12 ott. - E' presente anche una selezione dimateriali provenienti dalla campagna di scavi scientificicondotta nell'area di Pantanacci, tra il Comune di Lanuvio equello di Genzano di Roma, dalla Soprintendenza perl'Archeologia del Lazio e dell'Etruria meridionale e dalladirezione del Museo Civico Lanuvino. Campagna iniziata nel 2012dopo la scoperta da parte della Guardia di Finanza di uno scavoclandestino. Il percorso espositivo si snoda in 4 sezioni chedanno conto dell'importanza dei simboli nel mondo antico, delloro significato e della loro forte carica espressiva edevocativa. La prima sezione e' dedicata al mondomagico-religioso, raccontato attraverso gli ex voto provenientidalla stipe di Pantanacci, alcune statuine egizie legate alculto orientale e altre di Eracle e Mercurio. Tra le opereesposte, anche dei frammenti di tufo di una grande sculturapertinenti alla figura del serpente sacro, e un tintinnabulumconformato a fallo, che presenta lateralmente due ali e unamano sinistra, la quale - secondo i romani - aveva il potere diesorcizzare le paure e tenere lontano il malocchio. La secondasezione, 'Politica e societa'', e' stata suddivisa in trediversi ambiti: 'L'uomo e il guerriero'; 'La donna e la madre';'Le monete'. Qui figurano cinturoni, punte di lancia e unostraordinario elmo apulo-corinzio in bronzo del IV secolo a.C..La terza sezione indaga il mondo funerario con crateri, anforee una selezione di vasi di ogni foggia e ambito, legati albanchetto funebre, con lucerne, alari, unguentari e gioielli inpasta vitrea. Di estrema rilevanza, alcune iscrizioni funerarierisalenti al periodo Repubblicano e del Medio Impero, unossario del II secolo d.C. in marmo, una serie di rari dischida corazza del V secolo a.C., di produzione abruzzese, chevenivano posti sul corpo del defunto come elemento decorativo,e un'antefissa etrusca risalente al V-IV secolo a.C.. Chiude ilpercorso una sezione speciale sull'alimentazione con oggettilegati alla pratica del simposio, vasi e piatti di produzioneattica con decorazioni ipnotiche, alari per la preparazione ela cottura delle carni, vasi in bronzo. Promossadall'Associazione culturale Vicus Italicus e organizzata incollaborazione con il Nucleo Polizia Tributaria Roma dellaGuardia di Finanza, la mostra e' curata dall'archeologoVincenzo Lemmo ed e' patrocinata dal ministero dei beni e delleattivita' culturali e del turismo, dalla Provincia di Roma,dall'Assessorato Cultura e Sport di Roma Capitale e da ExpoMilano 2015. (AGI).
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