R oma - I 'piccoli' si schierano contro i grandi e contestano la decisione di trasferire il Salone del Libro da Milano a Torino. "Il comunicato stampa diffuso ieri dall'Associazione Italiana Editori e' un concentrato di ipocrisie" scrive oggi Ezio Quarantelli, direttore di Lindau, "indegno di una istituzione che dovrebbe rappresentare una voce importante della cultura italiana e non soltanto una consorteria di mercanti".Quarantelli poi lancia un monito al ministro per i Beni culturali, Enrico Franceschini: "l'Aie non rappresenta piu' gli editori italiani. Ne rappresenta alcuni ma non tutti (come del resto ci ha ricordato la decisione della casa editrice E/O di lasciare l'Associazione)". Infine un appello "agli altri, quelli che non si sentono piu' rappresentati: prendano l'iniziativa e creino altre forme di presenza e collaborazione". (AGI)