Il controllo dell'acqua è sempre stato il segreto della potenza di Roma
ADV
ADV
Il controllo dell'acqua è sempre stato il segreto della potenza di Roma

Il controllo dell'acqua è sempre stato il segreto della potenza di Roma

di Nicola Graziani
 Roma, Tevere
 (Afp) -  Roma, Tevere
di lettura
ADV

Roma, una città nata per dominare l'acqua

ADV

Anche il Colosseo deve la sua costruzione all'acqua

La prima crisi idrica, e gli acquedotti

 Acquedotto romano
 (Afp) -  Acquedotto romano

La Roma dei Papi e la nuova acqua 'insipida' di Roma

 Roma, Fontana di Trevi
 (Afp) -  Roma, Fontana di Trevi
Quanto allo scopo, il Peretti intendeva muovere il centro di Roma dal Vaticano al Quirinale, facendo del palazzo di Gregorio XIII suo predecessore, la residenza del Papa Re. Talmente re, se non imperatore, da far imprimere il megalomane sulle fistole di piombo dell'Acqua da lui rinominata il motto "Unda semper Felix". Detto che sa di abbondanza imperitura, e così è stato, almeno fino ad oggi. Tanto che il Comune rinato dopo i potestà ha a Roma nelle fontanelle, i Nasoni, uno dei suoi simboli più umili e più diffusi. Ve ne sono circa 300 sparsi per i vicoli ed il nome, che è dovuto ad un profilo aquilino e quindi italico, rimanda a quel Publio Ovidio Nasone che, all'inizio di tutto, cantava l'acqua e per dare dell'idiota a qualcuno affermava: "Non vede nè le fronde dei boschi, nè l'acqua di un fiume in piena".

Il Nasone simbolo della Capitale

 Anita Ekberg
 (Afp) -  Anita Ekberg
ADV