Cinema, addio al grande critico Gian Luigi Rondi
Il signore dei David di Donatello si e' spento nella sua casa romana. Aveva 94 anni

Roma - E' morto Gian Luigi Rondi, decano dei critici cinematografici italiani. Presidente e fondatore dell'Ente David di Donatello, si e' spento a 94 anni nella sua casa romana.
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Era nato in Valtellina il 10 dicembre 1921 e aveva iniziato la sua carriera come giornalista collaborando col quotidiano Il Tempo, di cui l'anno successivo diventa il critico cinematografico, incarico ricoperto per tutta la vita. Dal 1948 e' corrispondente del francese Le Figaro, dei periodici Cinemonde e Le Film Francais, del belga Cinerevue. Critico cinematografico de La Fiera Letteraria, tiene corsi di storia ed estetica del cinema all'Universita' Internazionale Pro Deo (oggi Luiss). L'anno successivo e' per la prima volta nella giuria alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (X edizione), mentre nel 1950 inizia la collaborazione con il Giornale Radio che durera' fino al 1995. Negli anni Cinquanta si concentra sulla sceneggiatura: collabora con registi come Georg Wilhelm Pabst, Joseph L. Mankiewicz, Rene' Clair, Jean Delannoye Ladislao Vajda. E soprattutto contribuisce alla realizzazione di alcuni documentari di carattere storico e biografico. Con gli anni Sessanta inizia a lavorare per la tv: cura cicli cinematografici dedicati a grandi registi e la sua fama e' sempre piu' internazionale, come testimoniano la partecipazione alle giurie dei piu' grandi festival. Dopo Venezia arrivano Berlino (1961), Cannes (1963), Rio de Janeiro (1965) e San Sebastian (1968). Quindi Rondi prosegue l'attivita' sulla carta stampata, in radio, televisione e nelle giurie dei piu' importanti festival internazionali e, intanto, nel 1970, fonda il "Festival delle Nazioni" di Taormina del quale e' anche direttore artistico.
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Nel 1971 fa il suo ingresso alla Biennale di Venezia come Commissario, incarico che lascia dopo due anni in polemica per la mancata riforma dell'ente. Il ritorno in Laguna avviene nel 1983 e nei quattro anni nei quali e' Direttore della Mostra rida' smalto alla manifestazione, rendendosi protagonista anche di discusse scelte, come l'esclusione dalla selezione di Velluto blu di David Lynch, interpretato da una giovane Isabella Rossellini. In seguito presiede il Festival di Locarno, nel 1988 ed e' nominato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri membro del Consiglio direttivo della Biennale di Venezia; dal 1993 al 1997 e' presidente della Biennale. Nel 2011 e' nominato dal governo Berlusconi commissario straordinario della Siae e dal 2008 al 2012 e' presidente della Fondazione Cinema per Roma. E' inoltre presidente dell'Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello che assegna ogni anno il piu' prestigioso premio cinematografico italiano. (AGI)