Cartier-Bresson a Roma, 500 opere dell'"occhio del secolo"
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Cartier-Bresson a Roma, 500 opere dell'"occhio del secolo"

Cartier-Bresson a Roma, 500 opere dell'"occhio del secolo"

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(AGI) - Roma, 26 set. - Apre oggi, al museo dell'Ara Pacis, lamostra retrospettiva su Henri Cartier-Bresson a cura diClement Cheroux, storico della fotografia e curatore presso ilCentre Pompidou. Il genio per la composizione, la straordinaria intuizionevisiva, la capacita' di cogliere al volo i momenti piu' fugacicome i piu' insignificanti, fanno di Henri Cartier-Bresson(1908 - 2004) uno dei piu' grandi fotografi del ventesimosecolo. Nel corso della sua lunga carriera, percorrendo ilmondo e posando lo sguardo sui grandi momenti della storia,Cartier-Bresson e' riuscito a unire alla potenza dellatestimonianza la poesia. Tre periodi scandiscono la sua opera:il primo, dal 1926 al 1935, durante il quale Cartier-Bressonfrequenta i surrealisti, compie i primi passi in fotografia eaffronta i suoi primi grandi viaggi; il secondo, dal 1936 al1946, corrisponde al periodo del suo impegno politico, dellavoro per la stampa comunista e all'esperienza del cinema; ilterzo periodo, dal 1947 al 1970, va dalla creazione dellacooperativa Magnum Photos fino alla fine della sua attivita' difotografo. Riduttivo sarebbe dunque individuare nella solanozione di "istante decisivo" , che per lungo tempo e' stata lachiave principale di lettura delle sue immagini, la sintesi delsuo lavoro. Questa retrospettiva ripercorre cronologicamente il suopercorso, con l'ambizione di mostrare che non c'e' stato unsolo Cartier-Bresson, ma diversi e mostra propone una nuovalettura del suo immenso corpus d'immagini. Saranno esposteoltre 500 opere tra fotografie, disegni, dipinti, film edocumenti, riunendo le piu' importanti icone ma anche leimmagini meno conosciute del grande maestro: 350 stamped'epoca, 100 documenti tra cui quotidiani, ritagli di giornali,riviste, libri manoscritti, film, dipinti e disegni. L'itinerario espositivo offre una doppia visione:rintraccia la storia dei lavori di Cartier-Bresson, permostrare l'evoluzione del suo cammino artistico in tutta la suacomplessita' e varieta', e, al tempo stesso, raccoglie e"rappresenta" la storia del Ventesimo secolo attraverso il suosguardo di fotografo. Dal Surrealismo alla Guerra Fredda, dalla Guerra CivileSpagnola alla seconda Guerra Mondiale e alla decolonizzazione,Cartier-Bresson e' stato uno dei grandi testimoni della nostrastoria; "l'occhio del secolo", come e' stato definito. Il percorso espositivo è diviso in nove parti. Dopo unaIntroduzione, le altre sezioni corrispondono alle diverse fasidella vita e del lavoro di Cartier-Bresson:1- Prime fotografie: gli anni di apprendistato, i rapporti congli americani a Parigi, le influenze fotografiche, il viaggioin Africa.2- Viaggi fotografici: il Surrealismo, il ?caso oggettivo?, leperegrinazioni fotografiche in Spagna, Italia, Germania,Polonia e Messico.3- L?impegno politico: New York con Paul Strand e il Nykinogroup, Parigi con Jean Renoir e l?Associazione degli artisti escrittori rivoluzionari (AEAR), la stampa comunista con RobertCapa e Louis Aragon. 4- Le guerre: il film sulla Guerra civile spagnola, l?attivitàdurante la Seconda guerra mondiale (fotografo dell?esercito,prigioniero, fuggiasco, combattente della Resistenza) perdocumentare il ritorno dei prigionieri.5- Il reporter: La fondazione dell?Agenzia Magnum Photos, ireportage in Cina e in India, i funerali di Gandhi.6- Il reporter professionista: Il primo fotogiornalista aentrare in URSS dopo la morte di Stalin. E poi Cuba, ?L?Uomo ela Macchina? e la serie Vive la France.7- La fotografia dopo la fotografia: La fine dei reportage euna fotografia più contemplativa. Ricompare il disegno.8- Ricognizione: il tempo della ricognizione, lariconsiderazione degli archivi (dai documenti al lavoro),mostre retrospettive e libri. La iconizzazione di HenriCartier-Bresson. (AGI).
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