'Sopravvissuto', Ridley Scott abbandona Matt Damon su Marte
ADV
ADV
'Sopravvissuto', Ridley Scott abbandona Matt Damon su Marte

'Sopravvissuto', Ridley Scott abbandona Matt Damon su Marte

di lettura
(AGI) - Roma, 29 set. - La Nasa comunica che su Marte ci sonoruscelli di acqua salata ed ecco arrivare al cinema un filmfantascientifico in cui si immagina un futuro prossimo in cuil'uomo compie viaggi verso il Pianeta Rosso e vi stabilisceanche una base scientifica. Poi accade che una tempestagigantesca costringa gli astronauti a partire e - per colmo disfortuna - uno di loro resta a terra, creduto morto. E inizia alottare per la sopravvivenza, dando fondo alla propria culturadi biologo. Sembra un capolavoro di marketing da parte dellaproduzione, invece si tratta di quelle coincidenze che fanno lafortuna di un film. Dal 1 ottobre arriva nelle sale,distribuito da Twentieth Century Fox Italia, 'Sopravvissuto -The Martian' di Ridley Scott con Matt Damon, una pellicolaspettacolare, in 3D, in cui il grande attore americanointerpreta il ruolo del botanico Watney che viene colpito da unpannello solare durante una tempesta e, creduto morto, vieneabbandonato su Marte dai compagni. Watney cerca di prolungareil piu' possibile la sua sopravvivenza sul Pianeta Rosso e laNasa ricorrera' a ogni stratagemma per provare a riportarlo acasa. Tratto dal romanzo di Andy Weir, un ingegnere informaticoche ha pubblicato il suo libro su Amazon a sue spese (ora e'pubblicato in Italia da Newton Compton, euro 12), 'The Martian'e' un film atipico di Ridley Scott, lontano dai ritmi e lasuspence di 'Alien' e 'Blade Runner'. Grandi paesaggi desolati,immagini esaltate dal 3D con riprese in esterni delladesolazione della superficie marziana. Scott e' debitoredell'immenso Kubrick di '2001: Odissea nello spazio' per iritmi e le passeggiate di Matt Damon sul suolo di Marte a bordodel suo rover (stavolta niente Strauss come colonna sonora mabrutta e datata disco music anni '80) e inevitabile ilriferimento pittorico a Lawrence d'Arabia: non a caso il film oe' stato girato in luoghi vicini al deserto della Giordania delfilm con Peter O'Toole. Il film dura due ore e 20, ma non cisono momenti di pausa malgrado non ci sia ritmo incalzante ne'situazioni di grande tensione. Unico rammarico nello spettatorel'assenza quasi totale di approfondimento psicologico: peramore della narrazione snella e 'hollywoodiana', l'ingleseRidley Scott non entra nell'animo e nei pensieri reconditi diun uomo costretto a vivere e ingegnarsi per restare in vita inun luogo lontano, inospitale e sperduto per un anno e mezzo.Ciononostante appare quasi scontato che Matt Damon sara'(giustamente) nominato all'Oscar per questo film. .
ADV