L a 'Dichiarazione di Firenze' è il documento firmato in occasione del primo G7 cultura , promosso dall'Italia per difendere il patrimonio culturale dalle calamità e dal terrorismo. Nel documento, firmato il 30 marzo, sette grandi potenze hanno affrontato il tema della cultura come strumento di dialogo tra i popoli e, dopo cinque ore di lavori a porte chiuse, stilato la prima Dichiarazione, un progetto di intenti che traccia i cardini del futuro dei beni culturali nel mondo.
I protagonisti
- Italia - Ministro dei beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, che presiede il Vertice
- Canada - Ministro Melanie Joly
- Francia - Ministro Audrey Azoulay
- Germania - Ministro Maria Bohmer
- Giappone - Ministro Ryohei Miyata
- Regno Unito - Ministro britannico Karen Bradley
- Stati Uniti - Ministro statunitense Bruce Whorton
- Commissario europeo per la cultura, Tibor Navracsis
- Segretario generale dell'Unesco, Irina Bokova.
Il testo in cinque punti
- Appello a tutti gli Stati affinché adottino misure robuste e efficaci per contrastare il saccheggio e il traffico di beni culturali
- Esortazione a tutti gli Stati a dare la precedenza a fruizione e tutela del patrimonio culturale
- Le relazioni culturali come strumento in grado di promuovere la tolleranza verso le diversità di cultura e di religione
- Preoccupazione per i sempre maggiori rischi derivanti da attacchi terroristici, ma anche da conflitti armati e calamità naturali
- Incoraggiamento a tutti gli Stati a difendere l'esperienza del G7 cultura
Soddisfatto il presidente del Vertice Dario Franceschini
"Rispetto ai rischi di questo tempo, la reciproca conoscenza è il miglior antidoto. Credo - spiega Dario Franceschini - che la missione più importante sia lavorare per questo. I Paesi del G7 - aggiunge - hanno un ruolo importante nel mondo perché sono in grado di trasmettere valori. Tra noi ci sono molte affinità e sensibilità. Abbiamo affrontato temi di grande attualità ed urgenza, che l'intera comunità internazionale deve affrontare. Ci ha fatto piacere affrontarli a Firenze - conclude - sia per il suo patrimonio culturale, sia perché Firenze ha subito nella storia danni al suo patrimonio, sia dal terrorismo, sia a causa di calamità naturali".
Una giornata importante per la cultura. Al primo #G7Culture firmata la Dichiarazione di Firenze. Ecco il testo: https://t.co/C0Go0gr2o6 pic.twitter.com/vYwE8aetWL
— Dario Franceschini (@dariofrance) 30 marzo 2017
L'ultimo giorno del G7 cultura
Dopo la sottoscrizione della 'Dichiarazione di Firenze' l'ultima giornata nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio è dedicata ad un confronto pubblico sul tema della riunione ministeriale con dei rappresentanti scelti da ogni Paese rappresentante.
#Buongiorno | Good Morning da #Firenze
— MiBACT (@MiBACT) 31 marzo 2017
La città del #G7Culture https://t.co/8dLpSrhXhH @g7 pic.twitter.com/R8J4wdhm4g
Tra i partecipanti al forum:
- Italia - Paolo Baratta, presidente della Fondazione Biennale di Venezia
- Canada - Simon Brault, direttore e Ceo del Canada Council for the Arts
- Regno Unito - Sir Ciaran Devane, Chief Executive of the British Council
- Giappone - Yuko Hasegawa, Chief Curator of the Museum of Contemporary Art Tokyo
- Germania - Shermin Langhoff, Artistic Director of the Maxim Gorki Theatre in Berlin
- Francia - Serge Lasvignes, presidente del Centre Pompidou di Parigi
- Ue - Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri
- Dario Nardella, sindaco di Firenze
- Alessandro Delpriori, sindaco di Matelica
- Alberto Quadrio Curzio, presidente dell'Accademia dei Lincei