Che cosa dice la 'Dichiarazione di Firenze' firmata al G7 cultura
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Che cosa dice la 'Dichiarazione di Firenze' firmata al G7 cultura
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I protagonisti

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  • Italia - Ministro dei beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, che presiede il Vertice
  • Canada - Ministro Melanie Joly
  • Francia - Ministro Audrey Azoulay
  • Germania - Ministro Maria Bohmer
  • Giappone - Ministro Ryohei Miyata
  • Regno Unito - Ministro britannico Karen Bradley
  • Stati Uniti - Ministro statunitense Bruce Whorton
  • Commissario europeo per la cultura, Tibor Navracsis
  • Segretario generale dell'Unesco, Irina Bokova.

Il testo in cinque punti

  • Appello a tutti gli Stati affinché adottino misure robuste e efficaci per contrastare il saccheggio e il traffico di beni culturali
  • Esortazione a tutti gli Stati a dare la precedenza a fruizione e tutela del patrimonio culturale
  • Le relazioni culturali come strumento in grado di promuovere la tolleranza verso le diversità di cultura e di religione
  • Preoccupazione per i sempre maggiori rischi derivanti da attacchi terroristici, ma anche da conflitti armati e calamità naturali
  • Incoraggiamento a tutti gli Stati a difendere l'esperienza del G7 cultura

Soddisfatto il presidente del Vertice Dario Franceschini

L'ultimo giorno del G7 cultura

  • Italia - Paolo Baratta, presidente della Fondazione Biennale di Venezia
  • Canada - Simon Brault, direttore e Ceo del Canada Council for the Arts
  • Regno Unito - Sir Ciaran Devane, Chief Executive of the British Council
  • Giappone - Yuko Hasegawa, Chief Curator of the Museum of Contemporary Art Tokyo
  • Germania - Shermin Langhoff, Artistic Director of the Maxim Gorki Theatre in Berlin
  • Francia - Serge Lasvignes, presidente del Centre Pompidou di Parigi
  • Ue - Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri
  • Dario Nardella, sindaco di Firenze
  • Alessandro Delpriori, sindaco di Matelica
  • Alberto Quadrio Curzio, presidente dell'Accademia dei Lincei
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