R oma - Oggi Alberto Sordi avrebbe compiuto 96 anni. L’Albertone nazionale (nomignolo che gli restera’ addosso anche negli anni a venire), scomparso nel 2003, era nato a Trastevere il 15 giugno del 1920, in Via San Cosimato, da Pietro Sordi, direttore d’orchestra e concertista presso il teatro dell’opera di Roma, e Maria Righetti, insegnante. Dopo una lunga gavetta nel mondo dello spettacolo, il successo – e i soldi – grazie al doppiaggio (e’ la ‘storica’ voce di Oliver Hardy della coppia Stanlio e Ollio), quindi la radio e il cinema, dove ottiene apprezzamenti per ruoli di caratterista (‘Mamma mia che impressione’ di Roberto Savarese) e feroci stroncature per quello da protagonista nel film dell’amico Fellini, ‘Lo sceicco bianco’. Un insuccesso – forse l’unico vero della sua carriera – che gli mette contro gran parte della criotica al punto che e’ ancora Fellini a volerlo nel suo film successivo, ‘I vitelloni’, ma e’ costretto a non mettere il suo nome sul manifesto. Solo dopo il trionfo alla Mostra del Cinema di Venezia il nome di Sordi (e il “Nastro d’argento” come miglior attore non protagonista) ricompare sui manifesti e la sua carriera cinematografica decolla
In un quinquennio Sordi interpreta una media di 10 film l’anno e molti di questi diventano dei ‘classici’ del cinema italiano: da “Il seduttore” di Franco Rossi a “Un americano a Roma” di Steno, da “L’arte di arrangiarsi” di Luigi Zampa a “Lo scapolo d’oro” di Antonio Pietrangeli (riceve il suo primo “Nastro d’Argento” come migliore attore protagonista), da “Il conte Max” di Giorgio Bianchi a “Ladro lui, ladra lei” di Luigi Zampa, da “La grande guerra” di Mario Monicelli a “I magliari” di Francesco Rosi e “Il vedovo” di Dino Risi.
La carriera di Sordi prosegue comunque per altri 40 anni e si conclude nel 1998 con l’ultimo film da lui diretto e interpretato al fianco di Valeria Marini, ‘Incopntri proibiti’. Il 15 giugno del 2000, in occasione dei suoi 80 anni il primo cittadino della Capitale, Francesco Rutelli, gli cede per un giorno, lo "scettro" di Sindaco di Roma.
E oggi, in occasione del suo compleanno, molti sui social ricordano Albertone e diventa virale una foto con la scitta: “Quanno se scherza bisogna esse’ seri”