R oma - "Dov'e' Mario?". Lo dira' Corrado Guzzanti, che da mercoledi' 25 maggio alle 21.10 torna in tv, e ancora una volta su Sky, con un nuovo progetto: una serie in 4 episodi prodotta per Sky da Wildside di Lorenzo Mieli e Mario Gianani, scritta dallo stesso Guzzanti con Mattia Torre e diretta da Edoardo Gabbriellini (regista di 'Padroni di casa', attore in film come 'Ovosodo' e 'Io sono l'amore'). L'artista si misura per la prima volta con un esperimento televisivo che mescola sit-com e fiction, satira e tensione. Con i camei di Enrico Mentana, Michele Santoro, Marco Travaglio, Giovanni Floris, Maria Latella, Alberto Nerazzini, Tommaso Labate, Elisa Calessi, Walter Veltroni e Lilli Gruber. "Dov'e' Mario?", in onda su Sky Atlantic HD (e il primo episodio anche su Sky Uno e TV8), e' un thriller comico che ruota intorno a una figura, Mario Bambea, e al suo ingombrante alter ego, Bizio, entrambi interpretati da Guzzanti, risultato di un curioso sdoppiamento. L'uno e' scrittore, filosofo, opinionista, uno degli esponenti di spicco dell'intellighenzia di sinistra. Uomo d'incredibile cultura e profondo rigore professionale, Mario sta attraversando, insieme a tutto l'ambiente culturale italiano, un momento di profonda crisi. Le centinaia di copie invendute del suo ultimo libro ne sono la triste conferma. Ma quando, in seguito ad un incidente, Mario torna a casa dopo aver lottato tra la vita e la morte, e' indubbiamente un uomo diverso.
Il secondo e' l'alter-ego di Mario che s'impossessa del corpo e, soprattutto, della mente ogni volta che il primo si addormenta. Un personaggio decisamente agli antipodi rispetto al concetto di intellettuale di sinistra incarnato da Mario e con un vero animo di borgata che lo caratterizza nel bene e nel male. Con il suo umorismo politicamente scorretto e una parlata in romanaccio stretto ci mette poco a conquistare il pubblico caciarone, scollacciato e di bocca buona che frequenta il comedy show del teatro Odeon. Cosi' il fine intellettuale progressista quando si sveglia dal coma scopre di essere diventato un verace comico romano che iniziera' una fulminante carriera in un esilarante e triviale sottobosco di comici di avanspettacolo. Dapprima la trasformazione non e' cosi' lampante, e i pochi volgari guizzi che sorprendono amici e parenti vengono ricondotti alle conseguenze del trauma. Ma poi, lentamente, inizia a manifestarsi una vera e propria lacerazione tra il Bambea intellettuale e il nuovo Bizio, comico e carnale, volgarissimo, insofferente alla cultura e desideroso di vivere, di divertire e divertirsi, di mangiare e di soddisfare appetiti sessuali. Ecco che Bambea diventa simbolo di una nuova Italia, quella che agogna ad "andare avanti" ma non sa in quale direzione, e che di fatto e' sempre piu' spaccata tra la grande massa e una minuscola elite che inorridisce al suo cospetto. Il genio artistico di Guzzanti racconta, con i toni della commedia attraversata da una tensione narrativa ricca di colpi di scena, la generale tendenza 'allo svacco' della nostra epoca, in cui integrita', coerenza e rigore intellettuale sono percepiti come valori noiosi, ridondanti e obsoleti e lasciano spazio alla superficialita' e a una non meglio definita liberta'. E tuttavia, in questo conflitto durissimo tra Bizio e Bambea, il truce comico vivra' una crescente malinconia, e infine una vera e propria crisi di identita', perche' sentira' il peso ma anche la nostalgia di quella cultura che ha disprezzato.
Tra gli altri personaggi, c'e' Dragomira (Evelina Meghnagi): l'infermiera di origini rumene che viene assunta per seguire la riabilitazione del dottor Bambea. Enigmatica e schietta, Dragomira ha una grande passione per la poesia, la Puglia e per la Madonna con la quale coltiva un rapporto religioso del tutto esclusivo. E' la prima che scopre la doppia personalita' di Mario e ogni volta che l'uomo, trasformatosi in Bizio, scappa da casa per recarsi al teatro Odeon e recitare i suoi sketch comici, Dragomira lo segue e sale sul palco per riportarlo indietro: quest'azione, ripetuta costantemente nel tempo, diventa essa stessa un tormentone per gli spettatori. Popi c'e' Faglia (Nicola Rignanese): impresario, ignorantissimo ex palazzinaro con pochi scrupoli e proprietario del teatro in cui si esibisce Bizio. E' facile trovarlo con il suo inseparabile taccuino seduto in penombra tra le ultime file del piccolo Odeon, alla perenne ricerca di qualche nuovo talento della comicita' da far esordire al "grande" Odeon, il luogo in cui si esibiscono i comici piu' affermati e dove una volta a settimana avviene la registrazione di un famoso show televisivo. A dividere i due teatri, una porta nera dall'aria sinistra e minacciosa ma al tempo stesso sinonimo di successo perche' quando un'artista del "piccolo Odeon" riesce ad oltrepassarla significa che ha "svoltato" la carriera. E ancora: Cinzia (Emanuela Fanelli), l'acida e risoluta assistente di Faglia. Fin dall'inizio non si fida di Bizio con il quale da' il via ad un rapporto decisamente conflittuale. L'astio della donna e' dovuto in particolare al fatto che secondo lei il comico non avrebbe detto tutta la verita' sul suo conto...a partire dal suo nome. Ma questo profondo disprezzo potrebbe tramutarsi in qualcos'altro, soprattutto dal momento in cui Cinzia e Bizio si ritrovano a condividere un segreto inconfessabile. Poi Milly (Rosanna Gentili): scrittrice e drammaturga, e' la moglie di Mario. Se inizialmente la donna si dimostra felice per lo scampato pericolo da parte del marito, si deve ricredere quando Mario, tornato a casa, inizia ad avere un comportamento problematico. Milly si dimostra irritata da quella che lei considera ormai solo una continua quanto esasperante richiesta d'attenzioni. Un atteggiamento egoistico e fuori luogo, soprattutto alla luce del fatto che nessuno pensa a lei e ai suoi problemi (la data del debutto della sua ultima piece teatrale e' ormai alle porte). Ma sembra che i cambiamenti di Mario non siano altro che l'ultimo atto di un rapporto matrimoniale decisamente logorato da incomprensioni piu' profonde e radicate nel tempo. E infine Muscia (Valerio Aprea): un comico ormai sulla via del tramonto che si ritrova ad essere mandato al festival di Nepi ad esibirsi insieme a Bizio. E' da lui che proviene la seria minaccia di svelare la reale identita' di Bambea. D'altronde chi meglio di lui poteva conoscerlo visto che, anni prima, aveva costruito la sua fortuna proprio con l'imitazione del famoso intellettuale? (AGI)